Il nuovo missile dell’esercito iraniano è “Potente”

TEHERAN – L’Iran ha inaugurato sabato la produzione in massa dei missili da crociera ”Qadir”, tradotto in italiano significa “Potente”, in presenza del ministro iraniano della Difesa e del comandante delle Forze Navali del corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica. Il ministro iraniano della Difesa ha annunciato che questo nuovo missile, fabbricato interamente in Iran, può puntare e raggiungere obiettivi situati in mare a una distanza di 300 km.

”Il missile da crociera Qadir è un missile anti-nave di lunga gittata. La precisione, la velocità e la qualità di questo missile hanno aumentato in modo spettacolare la capacità delle forze armate aeree della marina e delle forze terrestri”, ha spiegato il generale Hossein Dehghan, ministro iraniano della Difesa. L’inaugurazione dei nuovi armamenti, ora in dotazione all’esercito iraniano, dopo il duro discorso tenuto dal Premier israeliano Netanyahu al Congresso americano, rappresenta una sfida che riguarda l’esigenza dello Stato iraniano di acquisire non solo un’indipendenza energetica attraverso il nucleare, ma anche militare e strategica nel Medio Oriente. Tutto ciò preoccupa non poco gli Stati Uniti d’America, i quali temono l’ascesa dell’Iran a Paese di riferimento per gli Stati arabi e le Nazioni musulmane moderate. Tuttavia convinti, almeno l’Amministrazione Obama, a raggiungere un accordo diplomatico in tal senso.

”La nuova generazione di missili della difesa sarà rivelata l’anno prossimo”, ha inoltre aggiunto Dehghan, lodando gli sforzi degli specialisti dell’Organizzazione delle industrie aereospaziali del ministero della Difesa e delle altre organizzazioni governative, che hanno contribuito alla realizzazione delle armi di ultima generazione.

Aumentano in tal modo le preoccupazioni di Stati Uniti e Israele, i quali a seguito dei numerosi diverbi sia interni che esterni tra repubblicani e democratici in USA, e nella campagna elettorale israeliana tra destra e centro sinistra, hanno subito una limitazione nell’agire e nella trattativa diplomatica con le altre Potenze influenti sul territorio mediorientale.

Chris Barlati

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