IIWW. A Seoul, Tokyo riconosce colpe verso donne ‘di conforto’ sudcoreane

SEOUL – Al ministero degli Affari Esteri di Seoul, capitale della Corea del Sud, lunedì è stato raggiunto un accordo tra il Paese e il Giappone sulla questione delle donne ‘di conforto’ per i soldati nipponici, usate durante la Seconda Guerra Mondiale, argomento che per decenni è stato terreno di scontro. Il primo Ministro giapponese Abe ha riconosciuto una profonda responsabilità del suo Paese. A spingere per il risanamento delle relazioni tra Corea del Sud e Giappone sono stati gli Stati Uniti d’America, che da tempo lavorano a un’alleanza solida nella regione per contrastare lo strapotere della Cina e le ambizioni nucleari della Corea del Nord.

A Seoul si sono incontrati i ministri degli Esteri di Corea del Sud e Giappone, raggiungendo un accordo sulla questione delle donne ‘di confort’ per i soldati nipponici, durante la Seconda Guerra Mondiale. Donne sudcoreane costrette come schiave del sesso per i militari giapponesi. Per bocca del ministro degli Esteri giapponese, Fumio Kishida, il primo ministro Shinzo Abe ha fatto sapere di accettare una “profonda responsabilità” e che Tokyo finanzierà un fondo da 1 miliardo di yen, ossia circa 8,3 milioni di dollari per le vittime. Molti sopravvissuti alla schiavitù sessuale durante la guerra avevano tentato non solo di ottenere che il Giappone rilasciasse scuse ufficiali, ma anche che riparasse ai danni compiuti e che includesse queste atrocità di cui è stato responsabile nei libri di testo scolastici giapponesi.

L’accordo tra Seoul e Tokyo prevede anche che la Corea del Sud rimuova una statua simbolo delle donne ‘di conforto’ eretta di fronte all’ambasciata giapponese a Seoul nel 2011 e che entrambe le parti non si criticheranno più a vicenda sulla questione a livello internazionale.

Corea del Sud e Giappone sono state spinte a riallacciare i rapporti da funzionari degli Stati Uniti D’AMERICA che HANNO la necessità di creare un fronte unito contro il potere della Cina sulla regione e contro la minaccia della Corea del Nord. Washington al riguardo si aspetta che riprendano anche i colloqui con Pyongyang, isolato da sanzioni commerciali durissime, volte a porre fine alla ambizioni nucleari della Corea del Nord e alla difesa degli interessi petroliferi e imperialistici degli americani.

Camilla Esposito

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