Osservatorio Zoomafie. Troiano: “Combatterle con una ‘rivolta sentimentale’!”

NAPOLI – La LAV, Lega Anti Vivisezione, Sede di Napoli, in collaborazione con l’associazione studentesca Giovani Menti e col patrocinio morale dell’Università degli studi di Napoli Federico II, giovedì 19 novembre nell’Aula Cicala dell’Università ha tenuto il convegno “La Tutela Giuridica degli Animali”. L’incontro è stato moderato da Vincent Esposito, responsabile della sede provinciale della LAV di Napoli. Tra i relatori del convegno era presente il Dott. Ciro Troiano, criminologo, fondatore e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV. A lui abbiamo rivolto le nostre domande.

Sono in vigore le leggi sulla tutela degli animali. Ma che punto siamo con la lotta contro le zoomafie?

«Le zoomafie, come qualsiasi fenomeno mafioso, sono in continua evoluzione e si adeguano al variare degli interessi sociali e commerciali. E’ chiaro che le zoomafie si adeguano diventando a volte più impenetrabili a volte più evidenti. Sicuramente lo scenario zoomafioso di 10 anni fa non è quello di oggi, basti pensare al fenomeno del traffico di cuccioli che oggi è diventato il problema principale, anche se sta ritornando in auge il combattimento tra cani, che era stato molto ridimensionato. Quando le leggi vengono applicate e le pene vengono messe in atto, ovviamente le mafie spostano la loro attenzione su altre fonti di guadagno. Adesso è di moda il traffico di cuccioli perché è più redditizio e con un impatto giudiziario minore».

I fenomeni criminali sul territorio che forma hanno?

«Le zoomafie e le condotte criminali protratte ai danni degli animali trovano consenso da parte delle comunità, a esempio le corse clandestine dei cavalli: in un territorio dove si sono sempre fatte, i movimenti criminali si appropriano della cultura, degli usi e dei costumi esistenti e la trasformano e li gestiscono con scommesse, avendo poi il consenso della gente. Per anni si sono combattute guerre di mafia per la vendita del pesce spada, non tanto per i ricavi economici, ma per il controllo di tutto il sistema di consensi che vi era intorno».

Più controlli sui territori o bisogna migliorare le leggi?

«Ci vorrebbe un senso d’orgoglio, un cambio di atteggiamento, una rivolta oserei dire sentimentale. La gente si adegua. Il miglior alleato della camorra e della mafie è il tirare a campare, farsi i fatti propri».

L’Osservatorio nazionale sulle Zoomafie è stato istituito nel 1998 con lo scopo di analizzare sotto il profilo criminologico lo sfruttamento degli animali da parte delle organizzazioni criminali. Questo sistema di controllo informale delle criminalità è nato dall’esigenza di analizzare in modo sistematico tale fenomeno e di seguirne gli sviluppi. L’Osservatorio collabora oggi con tutti gli organi della polizia giudiziaria, con la magistratura e con vari osservatori sulla criminalità.

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