Libri. #SosPartenope Dizionario appassionato di Napoli. Intervista a Schifano

NAPOLI – Si è tenuto lunedì 14 novembre alle ore 18:30 in Piazza Enrico de Nicola 46, presso il chiostro della chiesa di Santa Caterina a Formiello a Porta Capuana, sede dell’iniziativa “Made in Cloister”, l’evento a cura di Laura Bufano intitolato “#SosPartenope Dizionario appassionato di Napoli”, un progetto di raccolta fondi organizzato dalla casa editrice “il mondo di suk”, che punta a tradurre in italiano e diffondere in formato elettronico il “Dictionnaire amoureax de Naples” di Jean-Noël Schifano, ex direttore dell’Istituto Grenoble. Alla serata, oltre al sopracitato, sono intervenuti l’architetto Antonio G. Martiniello; Pietro Golia; l’editrice di “il mondo di suk” Donatella Gallone; e il cantautore Eugenio Bennato. Nel libro, pubblicato in Francia nel 2007, Schifano analizza e smantella i pregiudizi e le falsità che da sempre accompagnano Napoli e che condizionano lo sguardo di chi la guarda. Dalla a alla zeta, attraverso 80 storie narrate in 580 pagine, viene costruito il dizionario della antica “civiltà napoletana”. Un viaggio tra gli odori, i colori e i sapori partenopei, raccontando le voci di alcuni dei personaggi che hanno attraversato la città e soffermandosi, in particolare, su due grandi temi storico-sociali: la camorra e l’Unità d’Italia.

Durante l’incontro lo scrittore ha posto l’attenzione sull’importanza della “coscienza napoletana”, sottolineando infatti la necessità del conoscere la vera storia della città che non corrisponde a quella contraffatta, raccontata da 150 anni a questa parte. Riguardo i primati di Napoli, tra i tanti temi toccati, l’autore si è soffermato sul periodo storico dell’Inquisizione: “il 16 luglio 1547 a Napoli dovrebbe essere festa nazionale, poiché grazie all’unione di tutto il popolo, esso riuscì a scacciare gli inquisitori venuti da Roma. L’unica vera opposizione popolare in Europa, l’esempio di una città con un’enorme forza civilizzatrice che da sempre è stata contraria ai fanatismi”.

Donatella Gallone ha invece raccontato dell’incontro con Schifano nel 2008 quando, mentre Napoli annaspava nella spazzatura e veniva attaccata indistintamente da tutti i media, lo scrittore con fierezza si dichiarava “civis neapolitanus”, cittadino onorario di Napoli; fu lì, dopo la lettura del libro, che scelse di farne una traduzione in italiano. Durante il discorso ha spiegato che l’ebook, corredato da un color book interattivo per i bambini, verrà tradotto dagli studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa, mentre la grafica, le illustrazioni e la copertina verranno realizzate dagli studenti del liceo Boccioni-Palizzi. Ha poi esortato tutti a contribuire al progetto per diffondere “la vera storia e la vera immagine della città, per camminare a testa alta, eliminando quel tipico complesso di inferiorità che spesso sfocia nel vittimismo e nel piangersi addosso.”

Eugenio Bennato, ambassador del Dizionario appassionato di Napoli, molto applaudito, ha chiuso la serata con alcune delle sue canzoni: “Questione meridionale”, “Mon père et ma mère”, “Ninco Nanco” e “Che il Mediterraneo sia”.

Abbiamo intervistato per l’occasione Jean-Noël Schifano:

Perché è necessario tradurre il suo libro in italiano?

«Credo che ci sia l’esigenza, perché non c’è mai stato un dizionario appassionato di Napoli. I tanti primati della città, come il primo treno, il primo battello a vapore, il primo giardino botanico, sono stati già raccontati e sono come, per fare un esempio, le mandorle e i pistacchi; questi singolarmente sono buonissimi e deliziosi, ma vanno messi insieme e va aggiunto il miele per ottenere il torrone. Credo di aver messo, sui 3.000 anni di storia di Napoli, il miele che fa il torrone.»

A proposito di dizionario, quale termine userebbe per definire Napoli ?

«Con una realtà cosi ricca e variopinta e che fa battere il cuore a ogni passo, io direi metamorfosi. Tutto cambia Napoli a seconda dei punti di vista, e Napoli stessa rappresenta la più grande libertà, che è la cosa più preziosa per chi la abita. In questa dimensione di libertà c’è la metamorfosi perpetua, il regno di ciò che ho definito “barocco esistenziale”, che permette al napoletano di adattarsi alle altre civiltà e al contempo fa risaltare il bene delle altre civiltà.»

Il suo libro in Francia ha avuto molto successo, contribuendo a far conoscere la vera Napoli a molti francesi. Che effetto susciterà in Italia, una volta tradotto?

«Il mio medico generico è venuto a Napoli durante le vacanze di Natale dopo aver letto il mio libro ed era stupito che tutto ciò che avessi scritto fosse vero. Penso che sarà più difficile far innamorare di Napoli i milanesi, i torinesi, anche e soprattutto i veronesi. Ciò che più conta però è che i napoletani sappiano perché sono innamorati della loro città. Questo è ciò che ho voluto fare: porgere uno specchio profondo e vero a tutti, e ai napoletani per primi.».

Dario Quattromani

Comments

  1. Grazie Dario, il tuo contributo è prezioso per diffondere tutto il nostro progetto. Sos Partenope non è solo la traduzione del libro di JN Schifano, ma la divulgazione dell’identità di Napoli con i suoi tanti talenti…

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