Eroi della Arctic Sunrise in azione contro trivellazioni Repsol

ARRECIFE – Questa mattina la nave Arctic Sunrise di Greenpeace ha tentato di ostacolare pacificamente le operazioni di trivellazione della nave Rowan Reinassance, posizionata in acque al largo delle isole di Lanzarote e Fuerteventura, nell’arcipelago delle Canarie, per conto dell’impresa spagnola Repsol. Nel corso dell’azione, a causa dell’intervento della Marina Militare spagnola, è stata ferita un’attivista italiana di 21 anni, che ha riportato una frattura e alcune ferite da taglio. A riferirlo è stata la stessa Greenpeace.

In dettaglio, alcuni gommoni con gli attivisti ambientali partiti dalla nave Arctic Sunrise, sono stati più volte speronati da tre gommoni della Marina Militare spagnola, calati dalla nave RelámpagoP43. La giovane attivista italiana è caduta in mare a causa degli speronanti e, ferita, è stata immediatamente trasferita dalle Autorità militari spagnole con un elicottero all’ospedale di Las Palmas. Anche un altro attivista è stato ferito, in maniera non grave, e i gommoni danneggiati, ma l’Arctic Sunrise di Greenpeace resta comunque in zona: prima dell’azione i militari spagnoli avevano chiesto alla nave di lasciare l’area, questa è stata la risposta del comandante della Arctic Sunrise, Joel Stewart: “Nave militare spagnola, il vostro messaggio è stato ricevuto e compreso. Noi manterremo la posizione. Siamo obbligati a restare perché il nostro dovere è proteggere l’ambiente. Non permetteremo le trivellazioni della Rowan Reinassance in acque profonde, perché ciò è considerato da noi e da milioni di sostenitori estremamente distruttivo. Chiediamo anzi al Governo spagnolo di proteggere l’ambiente e i cittadini delle Isole Canarie e non il profitto della Repsol”.

Le operazioni della Repsol nelle acque profonde delle Canarie sono della stessa tipologia che ha causato il maggior disastro mondiale dell’industria petrolifera, quello della Deepwater Horizon nel Golfo del Messico nell’aprile del 2010.

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