Miss Satine, artista iperattiva e attivista contro la violenza di genere

BERGAMO – Dici Burlesque e pensi alla performer Miss Satine, nome d’arte dell’italianissima Silvia Sorrentino, artista che completa con la preparazione, l’intelligenza e l’ironia un corpo da pin up.
Lombarda di adozione, ma con fortissime radici meridionali, Miss Satine è donna artisticamente iperattiva: autrice del libro autobiografico “Memorie di una Burlesque”; attrice in tanti film e cortometraggi, su tutti un ruolo molto drammatico nel corto contro la violenza sulle donne e le vittime di stupro: “La notte dentro”, e l’interpretazione nel film di genere horror del regista Paolo Del Fiol, “Connections Kokeshi”, di cui in alto potrete guardarne un breve trailer. Ma non è tutto, tra le sue esperienze infatti c’è anche il piccolo schermo, con tantissime presenze in programmi televisivi nazionali e come presentatrice per Canale Italia; e poi i fumetti, in America: l’Eroina Venus. Ed è proprio negli Stati Uniti che Silvia Sorrentino coglie uno dei suoi successi internazionali più importanti: nella terra della diva Dita Von Teese, dopo aver vinto gare mondiali di Burlesque anche in Russia e Francia, ottiene l’importante corona del Plus Big Mamma’s Choice 2014, premio che viene conferito solo a chi ha meglio rappresentato lo spirito del festival Burlesque, conquistando giuria, pubblico e organizzazione. Dunque l’attivismo sociale in Italia: sempre nel 2014 diventa testimonial in veste di sponsor per la squadra di calcio a 7 del campionato nazionale UISP di Foligno, il Miss Satine F.C., scelta come portavoce di un forte messaggio contro il femminicidio. Impossibile non tenerne conto, dunque cogliamo al volo l’opportunità di intervistare Miss Satine e Silvia Sorrentino, l’artista e l’attivista.

Silvia Sorrentino, Miss Satine, lei è al Nord da tempo, cosa resta delle sue origini napoletane?

«Il mio sangue è per metà Napoletano, da parte di nonno e papà; e l’altra metà siciliana, da parte di mamma e nonna, precisamente di Palermo dove sono nata e cresciuta fino all’età di 19 anni. La mia solarità, il mio ottimismo, la mia infinita vitalità, sono qualità radicate in me come edera, molto dovuto alle mie origini, ai miei genitori, alle tradizioni che loro mi hanno tramandato negli anni.»

Silvia è scrittrice, attrice, cantante, come esplode la passione per il Burlesque?

«Sin dalla tenera età amavo tutto ciò che rappresentava l’arte, la musica, la danza, la recitazione, la pittura, la comunicazione e negli anni ho dato sfogo alla mia infinita creatività, sfruttando alcune doti naturali e coltivando altre attitudini, e quindi nel mio percorso artistico non mi sono fatta mancare praticamente nulla. Crescendo è saltata fuori anche la mia sensualità che, legata al mio essere attrice e interprete, quasi casualmente mi ha avvicinata al Burlesque, concatenando le mie doti e attitudini, che hanno poi dato vita magicamente a Miss Satine, che è sostanzialmente il mio alter ego sul palcoscenico. Ma tutto ciò è avvenuto in maniera molto naturale.»

Tantissime presenze in televisione: Canale 5, Rete 4, Italia 1, Canale Italia, Cielo TV e altre ancora, cosa vuole fare da grande, palco o schermo?

«Assolutamente palcoscenico, ma continuando a essere presente anche sul piccolo e grande schermo come attrice, che continuo con piacere a fare, e che mi sta dando molte soddisfazioni. Una delle ultime più belle recensioni, per l’interpretazione di “Kokeshi”, un horror girato nel 2013 per la regia di Paolo Del Fiol, è arrivata direttamente da critici ed esperti di horror americani, e ne sono molto orgogliosa.»

Cosa rappresenta per lei l’America?

«La mia seconda casa, una grande scuola di vita, una grande occasione per crescere a livello lavorativo. Gli americani hanno lo show nel DNA, mi sento molto vicina allo stile americano, e so che l’amore è reciproco.»

E poi il sociale, ci spiega come riesce a far convivere la sua passione per il Burlesque e l’attivismo contro la violenza di genere?

«In realtà tutto è stato molto casuale, non sono una grande tifosa di calcio, anche se non nascondo di avere delle simpatie. Un giorno, nel rispondere alle numerose richieste che mi arrivano, sono rimasta colpita da un’insolita proposta: una squadra di calcetto di Foligno (La squadra è formata da studenti, geometri, impiegati, operai e imprenditori di età compresa tra i 20 e i 40 anni, fans di Silvia – ndr), mi chiese l’autorizzazione di poter cambiare il nome della loro squadra in Miss Satine F.C., mi spiegarono che l’impegno avrebbe anche comportato la realizzazione di un calendario con la squadra, a scopi benefici, e che il ricavato sarebbe stato devoluto a un’associazione contro la violenza sulle donne, quindi contro il femminicidio, una causa che porto avanti con tutto il cuore. Dunque, lusingata per essere stata scelta come volto della squadra e per una così nobile causa, ho accettato di buon grado: i primi scatti fotografici del calendario sono stati realizzati proprio ieri, la speranza è che possa essere venduto in tantissime copie per potere aiutare, con il ricavato, più donne possibili, vittime di abusi e violenze.».

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