Agguato neofascista a Cremona: le reazioni politiche

CREMONA – Un uomo di 49 anni è in coma profondo da ieri, dopo il violento assalto avvenuto ai danni del centro sociale Dordoni, presso cui l’uomo era attivista. L’attacco, dapprima ricondotto a dissapori calcistici alla luce del derby Cremonese-Mantova tenutosi nel pomeriggio di domenica, sarebbe in realtà un agguato di matrice neofascista.

Ore 18:30 circa. Il derby si conclude e cominciano gli scontri fuori dallo stadio. La storica rivalità tra le due squadre fa immediatamente pensare ai soliti tafferugli tra ultras. Ben presto però 50 uomini, tra quelli giunti in trasferta a Cremona per la partita, si separano dal blocco dei tifosi. “Quelli che abbiamo riconosciuto – racconta Michele Arena, uno dei frequentatori del Dordoni – venivano da Parma e da Brescia ed erano di Casapound. Con loro c’era il coordinatore provinciale di Casapound Cremona, Gianluca Galli.”. Gli esponenti dell’ormai nota associazione neofascista, si mettono dunque in marcia verso il centro sociale Dordoni, i cui membri erano stati a loro volta presenti in tribuna per assistere alla partita. Stando alla ricostruzione di testimoni, al momento dell’agguato si trovavano solo 8 persone all’interno del centro sociale.

“Ci sono stati scontri per difendere lo spazio ed un compagno è rimasto gravemente ferito, ed è ora in ospedale,” si legge sulla pagina Facebook del CSA Dordoni. L’uomo ha riportato un’estesa emorragia celebrare dopo essere stato insistentemente colpito al capo e al viso con spranghe e calci, anche quando aveva già perso i sensi. All’arrivo dell’ambulanza il medico ha dovuto procedere con l’intubazione.

Gianluca Iannone, leader nazionale di Casapound, è corso ai ripari con un comunicato in cui parla di intimidazioni da parte dei centri sociali, descrivendo l’accaduto come un atto di legittima difesa in risposta a un’aggressione subita nel parcheggio dello stadio. ha aggiunto inoltre: “Uno dei nostri è stato portato in ospedale con ferite alla testa ed è ora sottoposto ad accertamenti neurologici”. Tuttavia al riguardo, ulteriori accertamenti della Questura confermerebbero ferite lievi per il mitante di Casapound, seppur confermando la prima ricostruzione rilasciata alle Forze dell’ordine dagli attivisti del centro sociale Dordoni.

“La natura violenta dei comportamenti che vedono protagonisti gli squadristi di Casapound, conferma quanto sia inaccettabile l’alleanza politica tra la Lega di Salvini e questo ben noto movimento neofascista,” ha affermato Emanuele Fiano, esponente del PD. A queste parole decise, hanno fatto eco quelle di Frantoianni, esponente di SEL, che richiama l’attenzione del Ministro dell’Interno Alfano sui numerosi atti di violenza compiuti da organizzazioni di estrema destra, finora impunite dalle Istituzioni. “È davvero arrivata l’ora di fermare le continue violenze fasciste in tutta Italia ad opera di Casapound e di altre organizzazioni dichiaratamente neofasciste” ha concluso infine Emanuele Fiano.

By Maria Stefania Tammaro

Comments

  1. Casapound,ideologia morta e sepolta,oggi una pura utopia,azioni di vandali per far parlare delle loro bravate,meschini poiché non si aggredisce in tanti contro una sola persona,azione vile. Non ho niente da aggiungere.

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