Università. Lavoro e innovazione, si parte da Verona. Report da UniVerò

VERONA – Da martedì 24 a giovedì 26 ottobre si è svolta nei poli didattici di Santa Marta e Zanotto dell’Università degli studi di Verona la III Edizione di UniVerò, il festival dell’orientamento incentrato sull’organizzazione di tanti micro eventi in grado di offrire una scelta completa ai partecipanti.

Evento di placement unico nel suo genere nel panorama nazionale, il format di UniVerò si distingue nettamente dai classici Career Day, che rappresentano ai laureandi un’unica prospettiva occupazionale, ovvero quella di dipendenti presso una grande azienda, per l’alternanza di testimonial di spicco; sessioni di orientamento per un’efficace ricerca attiva del lavoro; workshop di approfondimento sul tema delle professioni e autoimprenditoria; un Recruiting Day, ovvero una giornata di presentazioni aziendali di imprese nazionali e multinazionali dedicata a laureandi e neolaureati in cerca della prima occupazione; e l’Open Day Post Laurea dei Master e Corsi di perfezionamento dell’Ateneo.

Nell’ottica di valorizzazione delle opportunità lavorative per le nuove generazioni, notevole importanza ha avuto l’evento di chiusura Start Cup Veneto – Premiazione Finale 2017, concorso finanziato e realizzato dalle Università venete in collaborazione con FabCube e IXL-Center, e organizzato per le migliori idee imprenditoriali innovative espresse in forma di business plan, con l’obiettivo di sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo economico del territorio regionale, dando concretezza alle idee dei partecipanti e mettendoli in condizione di affrontare adeguatamente la fase di start up di una nuova impresa, non solo attraverso un sostegno in denaro, montepremi totale di 20.000 Euro suddiviso in base alla posizione raggiunta, ma anche tramite formazione e consulenza sui più importanti aspetti della gestione aziendale.

La competizione si è articolata in due tappe che hanno portato i vincitori alla finale nazionale Premio Nazionale per l’Innovazione – PNI 2017, organizzata da PNICube: nella I tappa sono stati mostrati tutti e 9 i progetti partecipanti ed esaminati mediante la discussione di ogni punto potenzialmente questionabile; nella II, dopo il breve spettacolo educativo Port3 – The Inspiring Edutainment presentato da Pasquale Gravina, ex pallavolista campione del mondo nell’era Velasco; e Andrea Di Lenna, esperto in formazione manageriale che ha portato gli spettatori a riflettere sui momenti cardine della propria vita personale e professionale e sulle strategie di ricerca del miglioramento di se stessi, attraverso l’utilizzo del mondo dello sport e delle modalità dello spettacolo, sono stati scelti 5 gruppi vincitori attraverso la valutazione di un business plan della propria idea contenente una sezione con le previsioni economico-finanziarie della costituenda impresa, per un orizzonte temporale di almeno 3 anni.

Durante l’inizializzazione dell’evento anche le parole del Rettore dell’Università degli studi di Verona Nicola Sartor, che ha ‘abbracciato’ il pubblico presente con un augurio buona fortuna, quindi ha presentato la competizione con queste parole: “L’obiettivo e la finalità del Premio Start Cup è quello di individuare idee di imprenditorialità innovativa e la nostra università è più che lieta di essere parte attiva di questo progetto per stimolare il progresso tecnico, la competitività del paese e attività educative”.

I gruppi che hanno preso parte alla competizione, su una base totale di 6 minuti divisi al loro interno tra tempo medio di presentazione, 4 minuti, e domande del comitato tecnico-scientifico, 2 minuti, sono stati:

  • Cognitive Metrix, presentato dal capogruppo Roberto Burro, ricercatore in Psicologia Generale dell’Università di Verona: start up impostata sulla costruzione di strumenti di misura di sensazioni, cognizioni, performance, motivazioni ed emozioni utilizzando strumenti informatici quali smartphone, tablet e computer: “La novità sta nel portare anche in campo psicologico il rigore delle quantificazioni necessarie per il mercato”.
  • Flood HyDrone, presentato dal capogruppo Andrea Sinigaglia, laureato in Ingegneria dell’Automazione presso l’Università di Barcellona: start up regolarizzata su un software che “implementa un innovativo metodo di registrazione e controllo delle vie fluviali per la salvaguardia contro le alluvioni, informando gli enti preposti alla sicurezza del territorio”.
  • Gasstop, presentato dal capogruppo Davide Bettiol, imprenditore: start up costruita su una “nuova tecnologia, utile a trasformare un tratto di tubatura o di una condotta in una valvola antireflusso per risolvere il problema della risalita dei cattivi odori presso la propria abitazione”.
  • PRI-ONE, presentato dal capogruppo Matilde Bongianni, biologa e assegnista di ricerca: start up incentrata sulla messa a punto di una “metodica altamente efficiente per produrre la proteina prionica certificata ricombinante adatta al test RT-QUIC (Real-Time Quaking-Induced Conversion, ndr), in grado di smascherare il prione con alte rese, elevata qualità e costi contenuti”.
  • If’s (ICT for Families), classificatosi 5° con un premio di 2.000 Euro e presentato dal capogruppo Cristiano Pravadelli, psicologo libero professionista, formatore e scrittore: start up impostata su un sistema smart di virtual coaching, ADA, che “agisce per supportare gli anziani o persone con lievi disabilità cognitive nelle attività quotidiane e fornire contestualmente un servizio di controllo e monitoraggio remoto”.
  • HBI Tech, classificatori 4° con un premio di 3.000 Euro e presentato dal capogruppo Daniele Basso, ricercatore presso la Libera Università di Bolzano nell’ambito della fisica tecnica industriale e ingegneria energetica: start up che propone una tecnologia innovativa per il trattamento degli scarti biodegradabiliutilizzando un “processo di conversione idrotermica (HTC) per trasformare substrati vegetali di scarto ad alto tenore di umidità in un materiale chiamato Greenpeat che ha elevate potenzialità”.
  • Prorob, classificatosi 3° con un premio di 4.000 Euro e presentato dal capogruppo Luca Barbazza, ingegnere meccanico: start up sviluppata su un “sistema innovativo di movimentazione industriale collaborativo costruito da robot paralleli a cavi e robot mobili, che si integra e collabora con i sistemi di assemblaggio e produzione attraverso un framework (hardware & software) di monitoraggio e controllo con l’obiettivo di massimizzare il workflow”.
  • Finapp, classificatosi 2° con un premio di 5.000 Euro e presentato dal capogruppo Luca Stevanato, ricercatore: start up focalizzata su un “innovativo sensore, HydraRay, in grado di sfruttare radiazione cosmica per misurare la quantità di acqua immagazzinata nel suolo su un’ampia superficie”.
  • ItamPharm, classificatosi 1° con un premio di 6.000 Euro e presentato dal capogruppo Chiara Nardon, Dottore di Ricerca in Scienze Molecolari e assegnista di ricerca: start up incentrato su un “nuovo sistema terapeutico, coperto da brevetto, che combina una ‘bomba’ antitumorale con specifiche biomolecole con effetto chemioterapico inserita all’interno di un nanovettore biocompatibile in grado di trasportare all’interno dell’organismo, localizzare e bio-accumulare in modo selettivo l’agente antitumorale nel distretto neoplastico”.

By Michele Calamaio

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