Università. All’Orientale la Film Commission Regione Campania in cattedra con il prof. Giordano

NAPOLI – Si sta rivelando di grande successo il concept di lavoro del prof. Francesco Giordano, tra le altre cose docente e filmmaker, di coniugare lezione teorica e incontri con esperti del settore, per avvicinare gli studenti alle realtà professionali in cui potranno, una volta terminati gli studi, esprimere le competenze acquisite.

È questa la sfida del nuovo ciclo del Laboratorio di Produzioni Audiovisive Teatrali e Cinematografiche promosso dall’Università l’Orientale di Napoli. Un modo di insegnare ai giovani e di coinvolgerli poco convenzionale quello del prof. Giordano, conosciuto per diversi progetti audiovisivi e per aver diretto il film “Le stanze aperte”. Si tratta, ne è convinto il docente, di un ottimo stimolo per la conoscenza del mondo del lavoro attraverso la dinamica dell’incontro-lezione, che di fatto avvicina gli studenti a personalità artistiche e professionisti dello spettacolo. Gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare e confrontarsi con Maurizio Gemma, direttore della Film Commission Regione Campania. Il suo intervento si inserisce in quella parte di programma che riguarda le nozioni di organizzazione ed economia dello spettacolo, enti di promozione e sostegno alle attività cinematografiche in Campania, accesso alle risorse finanziarie per gli audiovisivi, promozione del territorio come set per la produzione di film, serie televisive.

Grande empatia tra Maurizio Gemma e i giovani studenti apprendisti, tra cui una ragazza pakistana, che ha raccontato come avvengono e come sono regolate le produzioni cinematografiche in Pakistan, dove girare in esterni è molto più complicato e dove il mercato dell’audiovisivo è soggetto a restrizioni decisamente più forti.

Maurizio Gemma si è soffermato sulla nascita, l’importanza e il ruolo delle Film Commission, fenomeno nato in America e poi giunto recentemente in paesi come l’Italia. Insomma un successo che viene da lontano, ma che sta rivelando aspetti importanti e di valore sul nostro territorio, consegnando traguardi importanti, basti pensare ai David di Donatello conquistati con il film d’animazione: “La Gatta Cenerentola” dei registi Cappiello, Guarnieri, Sansone e Rak.

La Film Commission nasce, come spiega Maurizio Gemma, per regolare il rapporto tra produzioni audiovisive e territorio: “Volevano attrarre investimenti, assistere nelle procedure organizzative, incentivare e sostenere il mercato libero dell’audiovisivo”. Ancora Gemma si sofferma sulle enormi differenze, in quanto a investimenti e storia tra le produzioni d’oltreoceano e quelle italiane, un mercato che va protetto, incentivato e potenziato, quanto prova a fare proprio la Film Commission attraverso un’operazione che in Italia da poco tempo sta acquisendo contorni più netti e di cui si sta capendo l’importanza e la necessità per sostenere i prodotti made in Italy: “Quando il cinema usciva dagli studi e invadeva le strade, incontrando il cambiamento dei gusti del pubblico e raccontando la vita, quello che hanno provato a fare la Nouvelle Vogue in Francia e il neorealismo in Italia, nascevano le Film Commission”.

In particolare poi Gemma ha condotto per mano, attraverso esempi pratici e ad alta fruibilità, gli studenti attraverso il sistema delle produzioni e il legame profondo con lo sviluppo dei territori, ma anche le enormi difficoltà di affermarsi in un contesto economico scarno di investimenti, in cui si esporta poco e si hanno pochi mezzi a disposizione, nonostante recenti riforme legislative provino a tutelare e promuovere il mercato audiovisivo.

“Il Cinema – spiega ancora Maurizio Gemma – detta la linea dei consumi, promuove il territorio attraverso il coinvolgimento e l’identificazione, incuriosendo e disvelando realtà altrimenti sconosciute o dimenticate”. Immediato il riferimento a film di grande successo ed enormi ricadute sul territorio come “Benvenuti al Sud”, che ha portato alla ribalta il Cilento a livello internazionale. E dunque emerge l’importanza di realizzare prodotti che diano visibilità alle realtà e professionalità locali, ma che siano anche prodotte in loco per le ricadute economiche sui territori e che siano anche esportabili. L’Italia sul fronte esportazioni di audiovisivi sembra avere ancora molta strada da percorrere. Al riguardo, sottolinea il prof Giordano: “Non si è fatto molto fino a poco tempo fa in promozione. Si deve uscire dall’autoreferenzialità, ma educare a un certo tipo di cinema e di fruizione”.

Maurizio Gemma dal canto suo ha spronato infine I giovani studenti a formarsi e specializzarsi, acquisendo un know how forte e specifico, perché “sono le competenze distintive che fanno la differenza”.

Durante l’incontro è intervenuto anche il prof. Michele Gallo, coordinatore del Dipartimento di Scienze Politiche, che ha sottolineato la funzione di grande importanza del laboratorio del prof. Giordano per guidare gli studenti nel mondo del lavoro, avvicinandoli praticamente alle realtà produttive del settore e sottraendoli al disorientamento che un’Università scollegata dal mondo del lavoro produce.

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