Territorio. “Animum debes mutare” per promuovere e tutelare il patrimonio culturale della Campania

NAPOLI – Valorizzare un territorio vuol dire scoprire, accrescere e recuperare le sue risorse culturali e ambientali attraverso processi di promozione turistica. Queste attività di sviluppo locale si rivelano di fondamentale importanza perché, favorendo la crescita economica e culturale del territorio, contribuiscono anche alla salvaguardia dei beni naturali e artistici di una determinata regione. Finalità che rientrano all’interno della sfera del marketing territoriale, ovvero quel complesso sistema di operazioni strategiche sviluppate con l’intento di rendere il territorio quanto più possibile competitivo e attrattivo.

L’associazione napoletana neofita “Animum debes mutare”, che ha presentato il proprio programma durante l’evento “Notte di Venere” lo scorso 8 settembre, presso la scuola “In Form of Art” in via Montesanto 52, si propone come obiettivo proprio questo: creare una rete fra le diverse realtà culturali e istituzionali presenti sul territorio campano, al fine di rafforzare l’identità storica e folcloristica dei nostri luoghi.

All’evento erano infatti presenti aziende enogastronomiche che, rappresentate dai produttori “I Sapori dell’Arte” di Cusano Mutri, in provincia di Benevento; e dalla “Masseria Campito” di Gricignano di Aversa, Comune in provincia di Caserta, ci hanno raccontato con quanto impegno e dedizione producano prodotti di eccellenza, mixando innovazione e tradizione. D’altronde si sa, le leggi dell’economia sono dure: le aziende che operano in settori altamente concorrenziali devono far sì che l’offerta di un bene o servizio soddisfi i desideri e i bisogni della domanda per raggiungere l’equilibrio di mercato. Per questo motivo è necessario riuscire a distinguersi dalla concorrenza offrendo prodotti che appaiano diversi rispetto a quelli già proposti.

“Siamo l’unica azienda che fa Asprinio di Aversa con le viti in biologico e, probabilmente, l’anno prossimo riusciremo a produrre anche il vino biologico”, così ci hanno raccontato i produttori di vino della “Masseria Campito”, i quali operano nel settore già da una decina d’anni.

Mossi dallo stesso entusiasmo anche i produttori della bottega “I Sapori dell’Arte”, che si distinguono sul territorio campano per la pregiata gamma di prodotti artigianali di ottima qualità come creme, formaggi, per riportare alla luce gli antichi sapori e quell’antica tradizione del saper fare.

Dunque innovazione e ritorno alle origini: questo può essere il giusto binomio per stuzzicare il turista e invogliarlo a scoprire le peculiarità dei prodotti tipici del luogo che lo ospita. L’enogastronomia non è però l’unica risorsa su cui puntare per favorire il turismo campano, perchè anche la musica, e soprattutto la cultura, possono offrire notevoli opportunità di crescita per lo sviluppo del territorio.

Gemma Tizzano, Assessore al turismo del Comune di Teano, Comune in provincia di Caserta, ci ha infatti esposto il programma dei prossimi eventi: il Teano Jazz Festival, che partirà dal 16 settembre e terminerà il 21 dicembre, al fine di promuovere la cultura della musica sul territorio; e il Cioccolateano, giunto alla sua XIII edizione.

Nel corso della serata abbiamo avuto modo anche di porre qualche domanda ad Alessandro Mazzarelli, presidente dell’Associazione “Animum debes mutare”, a cui abbiamo chiesto in quale altro modo sia possibile tutelare la visibilità del patrimonio culturale campano: “La Campania ha un vastissimo patrimonio artistico che talvolta non viene tutelato. Abbiamo previsto un ciclo di conferenze che coinvolgeranno le istituzioni e la scuola. La nostra è un’Associazione nata da poco ed è costituita da un team di persone con competenze eterogenee. Il nostro intento è quello di riportare alla luce antiche tradizioni e mescolarle col presente; salvaguardare siti e musei attraverso la ricerca di finanziamenti pubblici e privati da devolvere al Patrimonio artistico e culturale della Campania”.

L’evento “Notte di Venere”, posto sotto l’egida della cultura, ha racchiuso in sé arte, musica, enogastronomia non solo del territorio napoletano, ma anche delle zone limitrofe, con l’intento di lanciare il messaggio che la Campania ha un vastissimo patrimonio artistico-culturale che necessita dell’aiuto di tutti per continuare a crescere.

Antonella Izzo

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