Territorio. A Napoli, dopo le piogge, una discarica di ombrelli

NAPOLI – Nella mattinata di venerdì 1 dicembre in Calata San Marco, una delle strade che collegano via Medina a via Depretis, erano sparsi sul suolo decine di ombrelli rotti e abbandonati dai passanti. Il servizio di pulizia, che non ha provveduto alla rimozione degli stessi, li ha lasciati lungo la strada a sporcare e a intralciare il passaggio.

nei primi giorni del mese di novembre in Italia si sono registrate temperature al di sopra della media stagionale, con giornate tiepide e soleggiate soprattutto al meridione. L’autunno si è quindi abbattuto sulla Campania solo negli ultimi giorni di novembre, con frequenti piogge accompagnate da vento forte. Come accade spesso in Italia, anche nel napoletano il maltempo ha provocato una serie di disagi che hanno sollevato il velo su problemi atavici, primo su tutti quello riguardante la manutenzione delle strade e del sistema di drenaggio urbano. Le ripercussioni della pioggia hanno interessato soprattutto l’area di Soccavo, nella IX Municipalità di Napoli, dove si è verificato giovedì 30 novembre un esteso cedimento del suolo a ridosso di una palazzina. Ma anche al centro storico non sono mancate preoccupazioni a causa di molti tombini allagati e straboccanti, che hanno reso le strade pericolose e impraticabili durante le ore in cui i rovesci erano più intensi.

Tuttavia non solo danni, anche inciviltà e disservizi: all’ombra dei nuvoloni carichi di pioggia, soprattutto lungo le strade secondarie, molti passanti hanno gettato gli ombrelli rotti e piegati dal maltempo. Nonostante la presenza di diversi cassonetti sul territorio del centro storico, lo stato della città dopo i temporali sembra testimoniare come le cattive abitudini si intensifichino durante i periodi in cui la città è più vulnerabile. A pagarne le conseguenze è stata anche Calata San Marco, una stradina che sorge nelle immediate vicinanze del Molo Beverello del Porto di Napoli, un percorso conosciuto dai residenti partenopei, ma poco trafficato, se non da turisti e viaggiatori che calcano maggiormente la zona portuale. Al termine delle piogge, nessun arcobaleno su questa strada, solo ombrelli ridotti a stracci e stecche di ferro, lasciati a ingombrare la strada. Purtroppo di operatori ecologici nessuna traccia.

Noemi Orabona

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