Solidarietà. Contro i tumori “È ora di donare”

NAPOLI – Sabato 26 e domenica 27 agosto alle ore 19.00 in via Martini Formicolani 12, a Formicola (CE), si terrà la festa di beneficenza organizzata dall’associazione “È ora di donare onlus” a favore dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, una manifestazione no profit che riunirà tutti coloro che intendono sostenere la lotta contro le malattie ematologiche e oncologiche.

L’associazione “È’ ora di donare onlus Stop Cancer foundation tumori e linfomi” è nata nel febbraio del 2016 grazie ad Arcangelo Carusone, presidente dell’associazione, con lo scopo di diffondere la conoscenze delle patologie oncologiche ed ematologiche, sostenerne la ricerca e la lotta. Sin dalla sua nascita è stata molto attiva nel sociale, organizzando di volta in volta vendita di prodotti alimentari artigianali, cene e feste di beneficenza.

L’associazione mira a supportare le persone che hanno difficoltà ad accettare la malattia e la loro condizione, organizzando gruppi d’ascolto in cui si condividono le singole esperienze e offrendo un supporto professionale tramite psicologi e psichiatri che esercitano nel settore dell’oncologia.

Lo scorso anno il Sindaco di Formicola, Michele Scirocco, a nome di tutta la cittadinanza ha voluto donare al presidente dell’associazione una pergamena, ringraziandolo per l’impegno e le iniziative benefiche svolte sul territorio e per la forza d’animo mostrata nell’organizzare eventi solidali.

La festa di beneficenza del 26 e 27 agosto favorisce l’incontro di tutti i cittadini che hanno a cuore la medesima lotta e la qualità di vita dei pazienti. Il ricavato della festa e le donazioni dei partecipanti infatti serviranno a fornire mezzi di assistenza alle famiglie dei pazienti dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e a migliorare l’offerta dei servizi della struttura.

L’evento è patrocinato dall’IRE, Istituto Nazionale Regina Elena e dall’ISG, Istituto Dermatologico San Gallicano, entrambi istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e vedrà la partecipazione di specialisti quali medici e infermieri, che terranno interventi di informazione e prevenzione.

Numerosi gli ospiti del panorama artistico campano che si esibiranno, dopo aver accettato l’invito del direttore artistico, il maestro Pietro Bentivenga: Giuseppe Matarazzo, I Bottari di Macerata, i Pastellese Sound Group, Nadia e il Canto del Sud, Mario Carusone, Daneiele Gambero, Raffaele Pucci e i campioni mondiali di tango argentino Antonella Devastato e Francesco Menichini.

Al riguardo abbiamo intervistato Arcangelo Carusone, presidente dell’associazione.

Come nasce l’associazione?

«L’associazione si trova all’ospedale Regina Elena di Roma e sostiene quell’ospedale perché è lì che io stesso sono stato in cura; all’epoca promisi che se fossi guarito mi sarei dato da fare e avrei aiutato i pazienti. Lo scorso anno, con un’iniziativa da me organizzata a cui parteciparono in molti, senza ricevere denaro da alcun sponsor e con una vendita di ticket mirata alla beneficenza, abbiamo donato una sala smart all’ospedale Regina Elena, grazie al ricavato. La zona smart è l’ambiente dove i pazienti attendono prima di sottoporsi alla chemio; ora la camera ha delle poltrone in pelle, uno schermo da 50 pollici e il wifi. Un piccolo grande palliativo per chi combatte ogni giorno la sua battaglia.»

Dove saranno destinati i fondi?

«Saranno finalizzati a fornire i materiali e gli strumenti necessari, a discrezione dell’ospedale. Mi piacerebbe arrivare anche alla possibilità, tramite un tour operator, di regalare un viaggio a chi ha superato la malattia, con l’obbligo di esser accompagnato. Non vogliamo mettere da parte la sperimentazione e i mezzi che possono aiutare a prevenire la malattia, ma vogliamo anche aiutare chi psicologicamente ha avuto la patologia.»

L’evento?

«Ci saranno parecchi artisti e sarà una bella serata. Ci sarà informazione e cultura della prevenzione grazie agli specialisti, arriveranno persone da diverse località: Bari, Bergamo, Roma e sempre più persone riunite per sostenere la lotta contro quello che è il male del secolo.»

Dario Quattromani

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