Solidarietà. Associazione “D’altronde” per il progetto Ayubowan

NAPOLI – Venerdì 24 febbraio l’associazione culturale “D’altronde Onlus” ha inaugurato l’iniziativa “Jazz for school” presso la casina pompeiana nella Villa comunale di Napoli, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Assessorato alla cultura. Una serata musicale tutta nel segno del jazz e soft drink con esibizioni live, che ha visto la partecipazione di vari gruppi musicali al fine di raccogliere strumenti acustici o elettrici in disuso, che verrano poi restaurati e distribuiti a scuole di musica o rivenduti per promuovere le donazioni.

D’altronde Onlus si occupa di realizzare piccoli e grandi progetti di aiuto umanitari, infatti lo scopo della serata aveva come obiettivo sostenere e destinare l’intero ricavato dello spettacolo al progetto ludico-solidale “Ayubowan”, per devolvere del materiale didattico e numerosi kit scolastici per gli alunni di una scuola dello Sri Lanka.

A Mara Petrone, la vicepresidente dell’associazione D’altronde, abbiamo rivolto le nostre domande.

Quali sono gli obiettivi principali di questo progetto?

«Ogni evento ha un obiettivo specifico. Noi al momento siamo itineranti, non abbiamo una sede proprio per ammortizzare anche i costi, ma tutto quello che riusciamo ad avere lo mettiamo sul progetto. Per il progetto “Ayubowan” l’obiettivo è quello di sostenere le spese del materiale didattico di un istituto che si trova in Sri Lanka. Questo istituto ci ha fornito tutta la lista del materiale che occorre, materiale che equivale a una spesa di 10mila euro: attraverso eventi culturali, creativi e sportivi cerchiamo di raggiungere questi piccoli obiettivi. E’ uno dei modi per recuperare materiali e fondi. Abbiamo chiesto anche di recuperare e di portare all’associazione strumenti musicali che sono stati abbandonati o che non vengono più utilizzati: noi gli daremo una nuova vita».

Musica e solidarietà. Il suo punto di vista?

«La musica unisce il mondo. Abbiamo pensato che era un mezzo utile per cacciar fuori quelli che sono i piccoli gesti di generosità dei nostri soci e anche delle nuove persone che ci vengono a conoscere in queste occasioni».

Evoca gratitudini la beneficenza?

«Certo, la gratitudine in queste manifestazioni è sempre poca, grazie all’affetto che ci dimostrano riusciamo a organizzare e a fare del bene al prossimo, e quindi i ringraziamenti non devono mai mancare, devono essere sempre tanti e affettuosi».

By Chiara Arciprete

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