Società. A Milano la parata del Capodanno Cinese

MILANO – Si svolgerà domenica 18 febbraio, dalle ore 14:00 in Via Paolo Sarpi, la parata per il Capodanno Cinese per celebrare l’arrivo dell’anno del cane.

A Milano si trova la comunità cinese più antica e numerosa d’Italia, circa 30mila persone. Sempre Milano è la città cui si concentra il maggior numero di imprese individuali con titolare cinese, in settori come commercio, attività di ristorazione e manifattura. Per aggiungere valore alla comunità cinese, da qualche anno a Milano è istituita la parata del capodanno cinese, che non ha nulla da invidiare a quella che si svolge a New York. E’ un’occasione quindi per celebrare la tradizionale parata in costume: uno spettacolo variopinto dove a spiccare è il colore rosso tra dragoni di carta, ombrellini colorati, figuranti, musica e danze tradizionali.

La festa di primavera o capodanno lunare, nota in occidente con il nome di Capodanno cinese, ha un significato simile a quello che da noi assume il Natale. I festeggiamenti si estendono in tutto l’Oriente, e in paesi come Bhutan, Corea, Giappone, Malesia, Mongolia, Nepal, Singapore, Vietnam, ovvero ovunque risieda una comunità cinese.

Il capodanno cinese 2018 è iniziato venerdì 16 febbraio: ben sedici giorni di festa, a partire dalla vigilia, quando a mezzogiorno del Capodanno ogni famiglia esplode i petardi. Seguono giorni in cui in ciascuna casa si comincia a preparare il necessario per l’arrivo del nuovo anno. Un’occasione nella quale le famiglie si riuniscono, pregano e fanno una pulizia rituale della casa, per lasciare spazio alla buona sorte che il nuovo anno porta con sé.

Nel nord della Cina generalmente le persone mangiano polpette, perché in Cinese la parola “polpetta” ha la stessa pronuncia della parola “riunione”.  Nel sud invece mangiano dolci di capodanno, che rappresentano delle benedizioni per un anno migliore. Quindi si preparano regali per parenti e amici e si acquistano vestiti nuovi per i bambini, ai quali si dona anche denaro avvolto in un foglio di carta rossa.

Ogni anno i sette giorni precedenti il Capodanno cinese, in base al calendario lunare cinese, sono chiamati “xiao nian”. Una leggenda narra che in tempi antichi, un mostro leggendario molto feroce di nome Nian che viveva sul fondo del mare, all’arrivo del Capodanno Cinese uscisse per addentrarsi nei villaggi, allo scopo di spaventare gli esseri umani, costretti perciò a rifugiarsi sulle montagne. Ma un giorno un vecchio entrò nel villaggio, dicendo che sarebbe riuscito a mandare via il feroce Nian. Nessuno gli credette, ma quando il mostro entrò nel villaggio per compiere i suoi misfatti, fu spaventato dal suono deciso dei petardi esplosi dall’uomo, che appose anche foglietti rossi sulla porta di una casa, in cui brillava una candela. Ciò che il mostro Nian infatti temeva di più erano i petardi, la luce e il colore rosso. Il giorno seguente, quando gli abitanti del villaggio tornarono, scoprirono che non era stato fatto alcun danno dal mostro e da allora, ogni vigilia di Capodanno, tutti attaccano dei foglietti rossi con scritte portafortuna, accendono petardi e tengono le candele accese tutta la notte.

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