Società. A Milano il XXIII Natale anticlericale

MILANO – Alla Cascina Torchiera di Milano si è festeggiato il XXIII Natale anticlericale, con musica live, avanzi di cene e pranzi dei pasti natalizi, socialità e “balli eretici contro ogni prete, imam, rabbino e mullah”.

Il Natale si identifica sempre più come festa pagana, basti pensare al modo di celebrarlo, con regali, pranzi e cene luculliane, luci colorate accese notte e giorno per creare quell’atmosfera natalizia tanto ricercata e di moda. La si potrebbe definire festa del consumismo, basti pensare alle decorazioni nelle piazze delle nostre città: gli accenni o i riferimenti alla natività sono ormai scarsi, scavalcati da abeti puntellati di luci colorate. E’ una festa che ormai della motivazione religiosa ne conserva solo un tenue ricordo.

C’è poi chi strumentalizza il Natale a sostegno del proprio messaggio anticlericale, come il collettivo della Cascina Torchiera: dalla presentazione delle precedenti edizioni, nel manifesto si legge: “La religione è la prima forma di controllo sociale, che parte dal condizionamento dei desideri (mente), degli atti (azione) e della sessualità (corpo). Decide a priori cosa è il bene e cosa il male, soggiogando il libero arbitrio all’idea che solo la provvidenza e la volontà divina possano cambiare il corso della vita. Chi parla a nome di Dio? L’organo istituzionale di controllo e di repressione della religione: il clero. La religione storicamente è la prima forma di controllo del pensiero, del corpo e del desiderio, ma oggi al suo fianco vi è anche la tecnologia, che omologa le identità tramite il gioco del compiacimento sociale, meccanismo dietro al quale si celano subdole finalità di mercato. Da sempre la chiesa è al fianco degli eserciti, nelle guerre sante come in quelle di conquista; ha sostenuto sanguinose dittature militari; ha appoggiato feroci repressioni; ha benedetto truppe e bandiere; e ha sparso sangue nel mondo come tutte le religioni hanno sempre fatto”.

Sono già 23 anni che alla Cascina Torchiera si celebra il Natale anticlericale, per molti cittadini milanesi un evento imperdibile. Alcune edizioni erano finalizzate al finanziamento di cause sociali e solidarietà. Da segnalare l’edizione del 2009, che è stata anticlericale per eccellenza, considerando l’impronta Queer della serata, con addirittura l’allestimento e la visita guidata al presepe transgenderlesbogay. Quella del 2012, quando il ricavato dell’iniziativa ha contribuito a sostenere il progetto agricolo della buffer zone di Gaza, area al confine con l’occupante Israele, le cui terre palestinesi vengono regolarmente devastate dai bombardamenti. E poi quella del 2015, quando parte dei ricavi sono stati devoluti al supporto per le spese legali degli arrestati durante le manifestazioni del Primo Maggio.

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