Regione Campania: disoccupati chiedono lavoro e salario minimo al Presidente “abusivo”

NAPOLI – Il 9 luglio, in occasione del primo Consiglio della Regione Campania, ha avuto luogo al Centro direzionale di Napoli una manifestazione di protesta per chiedere alla nuova Giunta regionale, governata dall’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, l’immediato provvedimento legislativo per il salario minimo garantito, per tutti i cittadini campani in difficoltà.

Alle ore 16:00 il sole cocente non ha fermato le centinaia di manifestanti in protesta all’esterno del Consiglio regionale della Campania, al Centro Direzionale di Napoli. I manifestanti erano quasi tutti ragazzi di giovane età in cerca di lavoro. Precari e disoccupati chiedono lavoro e reddito minimo garantito per tutta la popolazione campana in disagio economico e senza lavoro. Durante la manifestazione alcuni manifestanti hanno fatto recapitare, tramite lancio di foglietti volanti, nominativi con richieste di lavoro e salario direttamente al neogovernatore regionale, che in qualità di condannato in primo grado non potrebbe governare la Regione, per effetto della Legge Severino, annullata e resa inutile dalla Magistratura napoletana.

La manifestazione è proseguita tranquillamente fino a che la polizia, in tenuta antisommossa, ha tentato di allontanare i manifestanti con gli scudi: per fortuna solo piccole schermaglie terminate presto. Da segnalare il gesto solidale di un poliziotto, che ha ceduto la sua bottiglia d’acqua a uno dei manifestanti.  Durante tutta la durata del presidio non sono mancati i cori: “Non vogliamo promesse, vogliamo il lavoro”; e ancora: “Quattro morti al giorno è la normalità, è questa l’Europa della precarietà.” in riferimento ai suicidi causati dalla mancanza di lavoro. Cori proseguiti anche con un sottofondo musicale delle canzoni del gruppo “99 Posse”, musicisti impegnati politicamente e sempre in prima linea sulle questioni sociali.

I giovani napoletani vedono aumentare il tasso di disoccupazione giovanile al 25,8% (Fonte ISTAT – ndr) e dunque pretendono un cambiamento di rotta immediato. In molti si chiedono se De Luca sarà in grado di passare dalle promesse ai fatti, ma sicuramente i precari e i disoccupati non stimano il neogovernatore, etichettato come “abusivo” durante la protesta. Ma ora il coltello dalla parte del manico è nella mano di Vincenzo De Luca: la richiesta dei precari è arrivata. E tempo di agire.

Stefano Colasurdo

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