Pentiti del tatuaggio? La rimozione anche dei colori chiari tra le nuove prospettive

CASERTA – Desiderate eliminare nomi o ricordi legati all’ex partner? Volete cancellare le tracce di un vecchio disegno ormai sbiadito? Una volta erano necessari trattamenti aggressivi come la dermoabrasione, la crioterapia o l’asportazione chirurgica, e spesso le cicatrici, più o meno visibili, erano comunque permanenti. Ma oggi, con l’utilizzo di particolari laser, si interviene su piccolissime particelle che vengono vaporizzate, ottenendo così risultati sicuri.

Secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), i pentiti del tatuaggio in Italia sono sempre più: solo nell’anno 2014 le rimozioni di tatuaggi sono state circa 12mila. Ma in cosa consiste la loro rimozione e che rischi si corrono? Ne abbiamo parlato con il Dott. Pasquale Verolino, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, socio ordinario S.I.C.P.R.E (Società italiana di chirurgia plastica) e responsabile della Chirurgia Plastica presso l’Ospedale di Marcianise e Maddaloni in provincia di Caserta.

Dott. Verolino, sono davvero così tanti i pentiti del tatuaggio?

«In Italia, dopo l’epilazione, è il trattamento laser più richiesto.»

In che modo avviene e che rischi comporta?

«Avviene con i moderni LASER Q-SWITCHED, che generano una potenza molto elevata ma di breve durata, provocando la frammentazione del pigmento senza generare calore nei tessuti circostanti, senza praticare anestesia e ambulatorialmente. Non comporta rischi particolari o effetti collaterali.»

Ci sono controlli da fare prima di sottoporsi a tale intervento?

«Non vi sono controlli o esami da effettuare prima di intraprendere il trattamento.»

Ma in termini biologici cosa accade alla pelle durante il trattamento?

«Il laser agisce frammentando i pigmenti, in modo da renderli aggredibili da particolari cellule presenti nella pelle del paziente, che provvedono alla sua progressiva eliminazione.»

Quanto dura?

«Attraverso più sedute, da effettuarsi nell’arco di alcuni mesi.»

Possono esserci problemi dopo?

«No. Non residuano cicatrici, se ben eseguito.»

Le prospettive future riguardo a questo tipo di trattamento­?

«L’introduzione di laser sempre più potenti ed efficaci, grazie a impulsi più brevi, capaci non solo di rimuovere i pigmenti scuri più rapidamente e con meno sedute, ma di rimuovere in maniera completa anche alcuni colori chiari che oggi non sono rimovibili in maniera completa.»

Clemente Cipresso

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