PARIGI – Approda, a partire da domani fino al 17 febbraio 2016, presso l’ala sud del Museo del Louvre di Parigi, una mostra sull’arte rinascimentale del maestro italiano Francesco Mazzola, conosciuto col nome de “il Parmigianino”. Il percorso, allestito nella stessa ala della struttura francese che ospita la celeberrima “Monna Lisa” di Leonardo da Vinci, prevedrà l’esposizione di circa 60 opere dell’autore italiano, tutte opere che non erano mai state esposte insieme prima d’ora. Le tele selezionate sono state scelte tra quasi 180 lavori conservati nell’archivio di arti grafiche del museo francese.

La mostra offre, attraverso le opere esposte, una panoramica della vita e dell’evoluzione artistica del maestro italiano, permettendo così di osservare come i cambiamenti vissuti siano in grado di ‘gravare’ sulla sua produzione, che è stata una delle più significative del periodo.
Nelle opere esposte si può ammirare un accurato studio del corpo umano e delle sue posizioni, delle espressioni del volto, come avviene ad esempio nella “Testa di bambino”, opera manifesto dell’evento. Ma il Parmigianino ha rivolto la sua attenzione anche alla vita dei Santi, come avviene con l’opera “San Rocco in ginocchio a terra che implora il cielo”.

Il “fil rouge” dell’esposizione è l’anticonformismo nel modo di trattare i soggetti, che rende le opere dell’autore immediatamente riconoscibili. Inoltre, all’inizio dell’anno prossimo, Dominique Cordellier, Laura Angelucci e Roberta Serra, ossia gli organizzatori della mostra nel celebre museo europeo, saranno coinvolti in tre avvenimenti che saranno incentrati su altrettante opere, sempre dell’artista rinascimentale italiano, che sono emblematici e fondamentali oggetti di studio per riuscire a comprendere le fasi dell’evoluzione della sua arte. Questa volta sarà il presbiterio della Basilica di Santa Maria della Steccata di Parma a ospitare i tre eventi, che avranno come protagonisti l’affresco “Storia di Diana e Atteone”, “La visione di San Girolamo” e la serie delle “ Vergini sagge e Vergini stolte”.