Napoli. Uno spazio abbandonato sotto Piazza Trieste e Trento

NAPOLI – Alla data di giovedì 13 settembre, le condizioni del sottopasso di Piazza Trieste e Trento sono critiche: tra degrado e abbandono, quest’area è da anni utilizzata in maniera discontinua e scorretta. Al centro di una lunga serie di inadempienze da parte dei soggetti coinvolti, la riqualificazione della struttura non è mai stata completata.

La magnificenza di Piazza Trieste e Trento, nel cuore di Napoli, deve la sua longevità ai luoghi di grande interesse storico e culturale che vi si affacciano, per citarne alcuni: il Teatro San Carlo; il Palazzo Reale, i cui spazi ospitano anche la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III; il bar storico “Gambrinus”; e la Fontana del Carciofo, una delle più conosciute fontane monumentali del capoluogo partenopeo. Sebbene la Piazza brulichi di storia e cultura, molti tra i cittadini ignorano le possibilità celate qualche metro più in basso, nel sottosuolo. Un ampio sottopasso attraversa infatti la zona di Piazza Trieste e Trento: uno degli ingressi, adiacente al caffè Rosati, è abbandonato e trascurato. Lungo le scale, esposte alle intemperie e alla mercè dei passanti, non è raro imbattersi in un deposito di cartacce e rifiuti. Sembra difficile immaginare che proprio la stessa area, fino a pochi mesi fa, fosse protagonista di un ambizioso progetto di riqualificazione. Nell’anno 2015 infatti, l’associazione “Officinae Efesti”, che si occupa di management culturale e di promozione dell’arte nell’area euro-mediterranea, fu ammessa al finanziamento per il bando “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ottenendo la concessione dei locali sotterranei della piazza per almeno due anni. Il disegno di partenza prevedeva la realizzazione del “Museo dell’Attore”, uno spazio dedicato alla raccolta di cimeli appartenuti alle figure di spicco del cinema e del teatro di Napoli: a coprire le spese sarebbe intervenuto uno stanziamento iniziale di circa 200.000 euro, di cui 30.000 destinati alla riqualificazione dell’area. In un comunicato del Consiglio del Comune di Napoli risalente al marzo del 2017, è stata resa nota l’inadempienza di Officinae Efesti, affidataria del progetto con tutti gli oneri del caso. E oggi, dopo un anno e mezzo, gli spazi riposano sotto Piazza Trieste e Trento ancora inutilizzati, abbandonati al logorio degli anni. Si tratta di una grave privazione per la collettività napoletana, considerando le potenzialità che potrebbero avere.

Parte del sottopasso era in precendenza adibita a bagni pubblici, un punto di riferimento importante soprattutto per i turisti che percorrevano la città. Oggi anche quell’area è inutilizzata: infatti il secondo accesso del sottopasso, adiacente al Teatro San Carlo, è chiuso in pieno giorno, nonostante la luce di servizio sia ancora accesa e sia correttamente impiantato un montascale. Un vero e proprio disservizio, se si pensa che, fatta eccezione di quelli chimici sparsi sul territorio, Napoli è perlopiù sprovvista di bagni pubblici sorvegliati e regolarmente puliti. Un disagio questo che grava tutto sui bar del centro, che si trovano costretti a fronteggiare un consistente viavai di visitatori per la necessità di usare i servizi igienici.

Noemi Orabona

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