Napoli. Trasporti al collasso tra maltempo e disservizi

NAPOLI – Il nubifragio che ha colpito il capoluogo campano lunedì 23 luglio ha comportato la momentanea interruzione del servizio di trasporto pubblico della ferrovia Cumana, come prontamente comunicato da EAV (Ente Autonomo Volturno – ndr). Il disservizio è tutt’altro che isolato: tra episodi di maltempo, entrata in vigore degli orari estivi e scioperi sempre più frequenti, negli ultimi mesi l’erogazione del trasporto pubblico ai napoletani è fortemente discontinua.
Tra le ore 10:00 e le 11:00 un’ondata di pioggia, mista a venti forti, ha travolto le strade di Napoli, attraversate dalla consueta calura estiva. Si tratta di un fenomeno già previsto, come testimonia l’avviso di allerta per condizioni metereologiche avverse diramato dalla Protezione Civile della Regione Campania, datato al 22 luglio. In linea con i fenomeni già registrati nella prima fase della stagione estiva, quella del 2018 si profila come un’estate instabile, in cui l’afa si alterna a violenti temporali. Le conseguenze di questi fenomeni si riflettono non solo sulle attività turistiche che traggono vantaggio dalla bella stagione, ma anche su chi vive la città di Napoli tutto l’anno, i cittadini. Sono proprio loro infatti a dover far fronte ai disservizi causati dal frequente allagamento delle strade e dal singhiozzare dei trasporti pubblici.

Napoli è attraversata da una fitta rete di mezzi di trasporto su rotaia: alle ferrovie Cumana, Circumflegrea e Circumvesuviana, gestite da EAV, si aggiungono le linee metropolitane di Trenitalia, e quelle metropolitane e funicolari di ANM. La comodità di questi mezzi sta nell’utilizzo di una rete alternativa a quella stradale, che consente di evitare il denso traffico automobilistico che invade la città nelle ore di punta. Ma non c’è soluzione che regga al maltempo, come lascia intendere la decisione di interrompere parte del servizio della ferrovia Cumana a causa di un allagamento sul tratto Gerolomini-Fuorigrotta. Non è la prima volta che un temporale, anche breve e di modesta entità, paralizza una o più ferrovie o stazioni a Napoli, tuttavia si è abituati a circoscrivere questi disservizi ai mesi piovosi.

In estate il disservizio incide pesantemente sui fruitori del trasporto pubblico, che già hanno dovuto adeguarsi a una sensibile riduzione delle corse, dovuta prima all’entrata in vigore degli orari estivi e dopo agli scioperi dei lavoratori, sempre più frequenti e ravvicinati. Ormai è consuetudine, per esempio, fare i conti con almeno un’interruzione mensile delle ferrovie EAV per sciopero, sempre fissato per il venerdì: sebbene si tratti di un diritto indiscusso per i lavoratori, è opportuno segnalare che, in mancanza di alternative, ai cittadini viene leso l’altrettanto importante diritto alla mobilità.

La situazione, almeno per ora, non è destinata a migliorare, in quanto per alcune linee di trasporto, in strada e su rotaia, è prevista un’ulteriore riduzione a partire dalla fine del mese di luglio fino all’inizio di settembre. Risultano temporaneamente sospesi inoltre alcuni ascensori, varchi e percorsi alternativi collegati ai mezzi di trasporto che fanno da ponte tra le diverse aree napoletane. Se si pensa all’inadeguata gestione delle strutture e dei treni, in previsione del maltempo, si può facilmente ipotizzare che siano sempre meno i cittadini a beneficiare del trasporto pubblico, scegliendo soluzioni dannose per l’ambiente e la viabilità, come le automobili private e i taxi. La sorte peggiore, comunque, tocca a chi non ha altra possibilità per spostarsi.

Noemi Orabona

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