Napoli. Ancora vandalizzata la fontana di Monteoliveto

NAPOLI – La fontana di Re Carlo II, che si trova al centro di piazza Monteoliveto, ha subito l’ennesimo abuso. Martedì 26 dicembre infatti appare sporca e piena di bottiglie di vetro, residui di una movida notturna incurante dei monumenti partenopei, che spesso ne pagano un caro prezzo.

Nel napoletano il fenomeno è purtroppo molto diffuso: il ricco patrimonio culturale, fatto di monumenti, chiese ed edifici di grande interesse artistico, è vittima di abusi che si ripetono frequentemente, sotto gli occhi di una cittadinanza privata del piacere di godere a pieno di ciò che il territorio offre. Un museo a cielo aperto, quello napoletano, che deve fare i conti con ogni sorta di avversità: si parte dagli atti vandalici per arrivare alla manutenzione irregolare, ai pochi controlli e alla pulizia discontinua.

Il caso della fontana di Re Carlo II è particolarmente grave. Questo monumento di straordinario valore, la cui realizzazione risale al secondo ‘600, è finito sotto la luce dei riflettori più per le infelici vicende a esso legate che per la sua bellezza. Vittima di parziali crolli, di incrostazioni scure causate dall’inquinamento atmosferico e dalla scarsa manutenzione, la fontana deve fare anche i conti con la cattiva condotta dei frequentatori di piazza Monteoliveto. La zona infatti, molto frequentata soprattutto nelle ore serali, è da anni un ritrovo fisso per i giovani di tutte le età, che spesso dimostrano di trattare con poco riguardo la fontana di Re Carlo II.

Non di rado il monumento è utilizzato come una vera e propria pattumiera, che al mattino risulta piena di bottiglie, cartacce, e resti del cibo consumato dai passanti durante la notte. A questi abusi si aggiungono i graffiti, le cui vernici aggravano la situazione già precaria della fontana. Il bordo è inoltre continuamente affollato dai passanti che lo usano per sedersi, creando un’usura che, nel tempo, non può che contribuire allo stato di abbandono del monumento.

Negli ultimi anni diversi comitati e associazioni, che intervengono in materia di partecipazione attiva alle problematiche del territorio partenopeo, si sono fatti promotori di iniziative di sensibilizzazione al degrado della fontana di Re Carlo II. Non sono mancati interventi diretti di pulizia e restauro del monumento, come quelli intrapresi dall’associazione artistico-culturale “Sii Turista Della Tua Città”, i cui volontari sono più volte scesi in piazza, armati di spugne e secchi, per pulire la fontana e restituirla alla collettività.

Lo scorso agosto un gruppo di consiglieri della II Municipalità di Napoli ha fatto un gesto simile, raggiungendo l’opera per ripulirla dai rifiuti e dall’acqua salmastra abbandonata sul fondo. L’intervento ha incontrato l’entusiasmo dei cittadini che, indignati per lo stato d’incuria del monumento, hanno deciso di collaborare e di aiutare spontaneamente. Quest’iniziativa si è dimostrata purtroppo tutt’altro che risolutiva, in quanto la fontana è stata nuovamente sporcata e deturpata appena cinque giorni dopo.

E’ necessaria l’installazione di una recinzione a tutela della struttura: il progetto, ad agosto oggetto di studio della Commissione Lavori Pubblici della II Municipalità, non è ancora stato realizzato. Nel frattempo le condizioni della fontana continuano a essere critiche: il giorno di S. Stefano infatti decine di bottiglie e altri rifiuti sono abbandonati sul fondo della fontana. La pulizia durante i giorni festivi subisce ulteriori rallentamenti, ragion per cui il monumento risulta particolarmente trascurato e maleodorante. Un esempio concreto di come l’arte e la cultura partenopee siano troppo spesso le prime vittime dell’indifferenza e della cattiva gestione.

Noemi Orabona

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