Mosca chiede fine embargo per Cuba. Voto il 28 ottobre

MOSCA – Martedì scorso è stata approvata dalla Camera bassa russa una mozione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dei gruppi parlamentari internazionali che chiede la fine dell’embargo finanziario e commerciale imposto nel lontano 1960 dagli Stati Uniti d’America contro Cuba.

Il documento approvato dalla Duma di Stato afferma che “Gli oltre 50 anni di embargo sono stato un freno all’evoluzione di Cuba come Stato sovrano e ha impedito ai cubani di esercitare il loro diritto alla libera scelta del sistema politico, economico, sociale e culturale del Paese.”. La mozione approvata dal Parlamento russo è in realtà la tredicesima sull’argomento.

L’embargo, oltre a essere un’azione attuata in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del Diritto internazionale, viola i diritti del popolo cubano. Introdotto nel 1960 dopo appena due anni dalla rivoluzione cubana che ha insediato Fidel Castro sull’isola caraibica, nel 1996 il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una nuova Legge che rafforza il blocco introducendo ulteriori sanzioni contro il Paese, questa volta punendo anche le aziende straniere che fanno affari con Cuba.

Il prossimo 28 ottobre l’Assemblea generale delle Nazioni Unite si riunirà per esaminare la risoluzione che invita gli Stati Uniti a porre fine all’embargo. Con poche speranze di successo: le precedenti risoluzioni proposte all’ONU sono state tutte bloccate dagli Stati Uniti e Israele.

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