La NATO si avvicina alla Russia. Vuole la guerra?

PODGORICA – L’imminente ingresso del Montenegro nella NATO ha portato, in data 12 dicembre, migliaia di rivoltosi a riversarsi per le strade della Capitale, chiedendo un referendum per decidere se autorizzare o meno l’alleanza e ricordando le vittime innocenti causate dalle bombe che la NATO lanciò nel maggio 1999 sul piccolo villaggio montenegrino di Murino. Intanto la Russia legge l’invito di adesione come una provocazione.

Erano circa 2.000 i manifestanti riunitisi sabato pomeriggio all’esterno della sede del Parlamento montenegrino, sventolando bandiere nazionali e intonando canti patriottici e pro-Russia, per opporsi all’incombente adesione del Montenegro all’Alleanza Atlantica, a seguito della formalizzazione dell’invito che il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha rivolto al Paese balcanico nell’ambito di un incontro dello scorso 2 dicembre.

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In migliaia hanno chiesto al governo del premier Milo Djukanovic un referendum che permetta alla popolazione di scegliere se aderire o no alla NATO, sulla scia di un’altra protesta anti-NATO avvenuta nel mese di ottobre, dove più di 5.000 persone si sono scontrate con la polizia dopo aver chiesto al Presidente Djukanovic di dimettersi, a causa proprio della sua posizione a favore dell’Alleanza. L’ex presidente montenegrino, Momir Bulatovic, tra i promotori della manifestazione, ha gridato alla folla che aderire alla NATO significherebbe macchiarsi le mani del sangue di persone innocenti e ha sottolineato che il suo Paese è stato sempre contro le guerre intraprese dall’Alleanza recentemente. Bulatovic, Primo ministro della Repubblica Federale della Yugoslavia dal 1998 al 2000, ha anche fatto notare come l’invito di adesione della NATO al Montenegro appaia strano, considerando che nel 1999 la NATO attaccò la Jugoslavia e le bombe caddero anche sul Montenegro e nessuna scusa ufficiale seguì l’incidente: “È impossibile cancellare azioni del genere con delle scuse”, ha dichiarato ai microfoni di Russia Today, la rete televisiva russa, aggiungendo che permettendo l’ingresso al Montenegro, la Nato vuole semplicemente avere “qualche soldato in più contro la Russia”.

By Miriam Lanzetta

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