“Il giovane guerriero” teatro di denuncia contro la Terra dei Fuochi a Casalnuovo

CASALNUOVO DI NAPOLI- Venerdì 11 settembre, alle ore 21.00, nella Sala Polifunzionale “P. Pasolini” di Casalnuovo si terrà lo spettacolo “Il giovane guerriero – Il racconto della storia di Gabriele Aiello” per celebrare un anno del movimento “C’at accis a salut” fondato dal giovane che, dopo aver perso il padre per un tumore, ha cominciato una battaglia contro la Terra dei fuochi.

Alla serata prenderanno parte i personaggi che hanno partecipato alla lotta contro la Terra dei fuochi al fianco di Aiello, che si alterneranno sul palco con letture ed interventi per raccontare le mobilitazioni, le vittorie, le sconfitte e i traguardi raggiunti fino ad ora. Tra i protagonisti anche l’attore Simone Borrelli, cugino di Aiello al quale abbiamo rivolto qualche domanda sullo spettacolo:

Come nasce l’idea dello spettacolo?

«L’ idea nasce principalmente dalla necessità di rendere noto il movimento “C’at accis a salut” nato da un anno che, fino ad ora, ha già portato a termine buoni risultati, coinvolgendo tantissime persone e attirando l’attenzione anche di personaggi illustri. L’ esigenza di base, quindi, è di rendere nota la battaglia di Gabriele e di evidenziare che il problema della Terra dei fuochi c’è».

Cosa racconterà?

«Il genere di questa rappresentazione si può chiamare  “teatro di denuncia” che consiste nel riportare sulla scena la realtà in tutte le sue sfaccettature, mettendo in mostra i problemi che non hanno ancora soluzione. Sul palco si alterneranno le letture delle persone che hanno preso parte alla battaglia, le quali testimonieranno dal vivo, ripercorrendo insieme al pubblico i vari momenti».

Qual è lo scopo dello spettacolo?

«A me non piace dare uno scopo agli spettacoli che faccio, sono gli altri che devono trovarlo, ma, se dovessi dire qual è, direi conoscere il problema ambientale e poi agire per cambiare le cose. La gente deve farsi un’idea critica del problema, perché purtroppo l’atteggiamento comune è che, se non succede qualcosa di grave, non si agisce. Invece, bisogna mobilitarsi subito prima per migliorare le cose e poi per cambiarle».

By Ilaria Nebulosi

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