FCA. Solo 200 operai in contratto di solidarietà torneranno a Pomigliano

NAPOLI – Alla FIAT di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, 200 operai in contratto di solidarietà (Contratto di lavoro che consente di evitare i licenziamenti, distribuendo il risparmio di ore lavorate sulla totalità della forza-lavoro – ndr) torneranno sulle linee di produzione della Panda.

Lavorare tutti, ma lavorare meno. Tuttavia sono solo 200, dei circa 1800 lavoratori dello stabilimento FCA di Pomigliano d’Arco attualmente sotto contratto di solidarietà (CDS), gli operai che potrebbero essere presto assorbiti sulle linee di produzione della Panda, e tornare a lavorare quindi a tempo pieno. Lo ha comunicato Giovanni Sgambati, il segretario generale della UILM Campania, al termine di un incontro con i sindacati per valutare il rinnovo dei contratti di solidarietà in scadenza il prossimo 31 marzo. L’incontro tuttavia è stato rinviato ai prossimi giorni, quando i vertici aziendali presenteranno una bozza di accordo con i termini per il rinnovo degli stessi. “Un primo incontro che valutiamo molto positivo, l’azienda ha aperto alle richieste di diminuire il numero di persone in regime di solidarietà, e potrebbe anche essere abbattuta la soglia di percentuale attualmente in vigore per quel che riguarda il lavoro effettivo degli operai in CDS, che lavoreranno ancor di più rispetto allo scorso anno”, ha riferito Sgambati, affermando di essere fiducioso di conoscere, entro marzo, “anche i tempi e i modi per la piena saturazione dell’impianto di Pomigliano”.

“Quello di oggi è stato un incontro molto positivo, visto che l’azienda ha aperto alle nostre richieste di ridurre il personale in regime di solidarietà”, ha affermato anche il segretario generale della FISMIC Campania, Felice Mercogliano, sottolineando che i contratti di solidarietà nello stabilimento FCA di Pomigliano d’Arco saranno rinnovati per un altro anno, e che 130 dei 200 operai che passeranno dal regime di CDS alla piena occupazione, sono lavoratori che hanno effettuato trasferte nello stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza. “Non avranno quindi bisogno di ulteriore formazione, a differenza degli altri 70 lavoratori che fanno ancora parte del bacino di CDS rimasti a Pomigliano. Per i restanti 1600 lavoratori, dei circa 4700 dello stabilimento automobilistico campano, la solidarietà sarà rinnovata per un altro anno, anche se le percentuali di perdita salariale, che nel 2015 era molto al di sotto del 59% stabilito dall’accordo, diminuiranno ancora grazie all’incremento di vendite della Panda. Restano da capire e valutare le modalità di rinnovo della solidarietà e del nuovo modello organizzativo di produzione, in quanto questi 200 lavoratori non potranno andare sulle linee di montaggio, già ormai sature”, ha concluso il leader campano della FISMIC.

Questa invece è la dichiarazione di Biagio Trapani, dell’esecutivo FIM Napoli del settore auto, raccolta al termine dell’incontro, secondo cui “l’inserimento di ulteriori 200 operai, dalla solidarietà all’area Panda, è un altro tassello verso il completamento del percorso iniziato con l’accordo del 2010 per tenere aperto lo stabilimento di Pomigliano. Nel prossimo incontro, che si terrà entro le prossime due settimane, si discuterà delle modalità di inserimento delle persone alla luce dell’andamento di mercato derivante dalla campagna di rottamazione lanciata da FCA”.

By Edoardo Vacca

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