Elezioni in Egitto: niente niqab per le donne al voto

CAIRO – Alle prossime elezioni parlamentari in Egitto, che avranno luogo il 17 e il 18 ottobre, sarà proibito il voto alle donne che indossano il niqab, ovvero il velo che copre il corpo femminile dalla testa ai piedi. Questo quanto dichiarato dalla commissione elettorale poche ore fa.
Il portavoce della commissione, Omar Marwan, ha dichiarato oggi, durante una conferenza stampa, che alle donne che indossano il niqab sarà chiesto di togliere il capo di abbigliamento che ne impedisce il chiaro e immediato riconoscimento. Il niqab è un tipo di velo poco usato nell’Egitto musulmano, adoperato soltanto da una piccola percentuale di donne con alle spalle idee piuttosto conservatrici.
In questi giorni il niqab è stato più volte protagonista del dibattito egiziano: la settimana scorsa, la Cairo University, una delle più antiche istituzioni di istruzione superiore del Paese, aveva già bandito l’uso del niqab durante le lezioni universitarie. Il rettore Gaber Nasser aveva annunciato giorni fa il divieto di “dare lezioni, ricevimento e orientamento studenti, frequentare laboratori o tirocini scientifici con il niqab nelle facoltà femminili” presso l’ateneo che dirige. Un gruppo di 77 donne, tra cui studentesse e membri dell’ateneo, ha annunciato di fare causa al rettore dell’istituzione universitaria, assoldando l’avvocato Ahmed Mahran, capo del Centro per gli Studi Legali e Politici del Cairo. Sabato saranno avviate le pratiche per procedere contro il rettore Nasser, il quale ha posto alla base della motivazione del divieto il bene del processo educativo dei cittadini egiziani ed il pubblico interesse.
L’Egitto continua a mostrare controversie: da una parte si cerca di limitare l’uso del capo d’abbigliamento tipicamente islamico, dall’altra viene impedita la candidatura alle elezioni parlamentari della celebre ballerina di danza del ventre Sama Al Masry, esclusa dalla corsa elettorale perché colpevole di avere trascorsi poco puliti e inadatti a intraprendere ruoli rappresentativi. La ballerina, già nota per aver fortemente criticato all’epoca l’ex Presidente Mohammed Morsi, avrebbe dovuto rappresentare il distretto di Gamalia, ma secondo la Suprema Corte Amministrativa non sarebbe abbastanza virtuosa per l’eventuale elezione in parlamento.

By Margherita Sarno

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