Campagna “Clean India”. Passi in avanti per i villaggi sprovvisti di bagni

NUOVA DELHI – Dal villaggio di Plendimanu, dopo un anno di governo di Narendra Modi, arrivano le prime testimonianze di successo della campagna “Clean India”, India Pulita, voluta e lanciata dal Primo ministro indiano nel tentativo di ‘ripulire’ il Paese. Oggi finalmente, grazie a questo provvedimento che prevede aiuti da parte del Governo centrale, per molte famiglie la possibilità di avere un bagno è diventata realtà.

Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 597 milioni di indiani defecano all’aperto. Ciò significa che la problematica igiene sanitaria del Paese interessa circa il 50% della popolazione indiana. Circa un anno fa, quando Modi divenne Primo ministro, il governo lanciò la campagna “Clean India”: le foto di Modi, intento a ripulire i passaggi che portano al fiume Gange, fecero il giro del mondo. L’ambiziosa campagna di prevenzione prevede la costruzione di 110 milioni di toilettes nel Paese entro l’anno 2019, anno in cui cade il 150° anniversario dalla nascita di Gandhi: “Sarebbe un bel modo per onorare il Mahatma Gandhi”, ha detto Modi, concludendo con una citazione dello stesso: “L’igiene è più importante dell’indipendenza”.

I beneficiari dell’iniziativa riceveranno 15.000 rupie indiane in due rate, circa 235 dollari, ma il contributo viene incassato esclusivamente per ogni latrina che soddisfi i requisiti previsti dal provvedimento. Questo è il motivo per cui alcuni cittadini di Plendimanu, situato nella provincia meridionale di Andhra Pradesh, hanno chiesto la collaborazione di un muratore e fotografato l’esecuzione dei lavori: per essere certi di soddisfare i requisiti minimi previsti e consentire alle Autorità di verificarne la conformità.

Il Dr. Murthy, direttore del dipartimento di costruzione presso il Rural Developmental Trust, ha esposto quelli che secondo lui sono i tre problemi principali del defecare all’aperto: “Psicologicamente c’è l’umiliazione se si è visti farlo. Poi dobbiamo considerare le malattie che possono essere trasmesse in questo modo. E gli abusi a cui le donne sono spesso esposte quando devono andare di notte”.

Un ruolo fondamentale nel piano di igienizzazione dell’India è chiaramente giocato dall’acqua, l’accesso alla quale è privilegio realmente di pochissimi nel Paese. Gli stessi abitanti di Plendimanu devono percorrere circa un chilometro di strada per riempire al pozzo più vicino i loro secchi colorati, così da mettere in funzione i bagni che hanno costruito. Insomma, è indubbiamente un passo avanti verso la civiltà, come testimoniano anche le parole di una madre di tre bambine del villaggio: “Siamo analfabeti, ma le bambine ora hanno servizi igienici nella scuola e sanno la differenza”.

Camilla Esposito

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