Attivismo a Londra e Parigi: strade bloccate in sostegno dei palestinesi

LONDRA – Ieri pomeriggio circa 150 attivisti hanno marciato su Oxford Street in segno di protesta contro Israele per l’uso della forza contro la Palestina. Anche a Parigi, a Place de la République, una marcia a sostegno dei palestinesi.

Erano circa 150 le persone che hanno preso parte all’iniziativa lanciata dal gruppo di attivisti London Palestine Action, che ieri alle ore 15:00 hanno formato una barriera umana ad Oxford Circus, piazza centrale della nota via di shopping londinese Oxford Street, bloccando il traffico. Da Oxford Circus hanno marciato in direzione del quartiere generale della BBC a Londra, portando con loro uno striscione recante la scritta “Solidarietà per la resistenza palestinese”.

Gli attivisti hanno protestato contro la vendita di armi dell’Inghilterra a Israele, per un valore di circa 4 milioni di sterline, avviata nelle settimane dopo l’ondata di attacchi israeliani a Gaza nel 2014, che hanno portato alla morte più di 2.000 persone, in gran parte civili palestinesi. Le tensioni crescono giorno dopo giorno: nel mese scorso 8 israeliani sono stati uccisi da palestinesi e ben 35 palestinesi sono stati uccisi dalle armi israeliane.

“Il governo britannico sta fornendo supporto materiale e politico alla violenta oppressione israeliana sui palestinesi”, ha dichiarato Layla White del London Palestine Action ai microfoni del quotidiano britannico The Guardian, sostenendo che il governo dovrebbe fermare la vendita di armi a Israele.

In sostegno dei palestinesi, anche a Parigi centinaia di manifestanti hanno marciato in Place de la République, sventolando una enorme bandiera palestinese per chiedere al governo francese di smettere di lavorare con lo “stato terrorista di Israele”.

“Il governo israeliano ha deciso di provocare i palestinesi, di umiliarsi, di coinvolgerli nella escalation di violenza, perché i riflettori dei media sono altrove al momento”, ha sostenuto Zemor Olivia, presidente di EuroPalestine, associazione organizzatrice dell’iniziativa, che continua: “Oggi ci troviamo al fianco dei palestinesi e non siamo pronti a negoziare, dato che non c’è nulla da negoziare. L’unica cosa che resta è quella di prendere le armi”.

By Miriam Lanzetta

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