Arte. A Roscigno Vecchia la mostra “Labirinto”di Donato Stabile

ROSCIGNO – Venerdì 10 agosto alle ore 18:00 sarà inaugurata la mostra “Labirinto” dell’artista cilentano Donato Stabile. L’esposizione sarà allestita nella “Casa Passarella”, un piccolo edificio ristrutturato sito nella frazione disabitata di Roscigno Vecchia, soprannominata la “Pompei del ‘900” e patrimonio mondiale UNESCO.

Donato Stabile nasce a Roscigno il 13 maggio 1953, dove vive fino a 17 anni; sin da ragazzo mostra disinteresse per lo studio scolastico e, al contrario, una sete insaziabile di curiosità verso l’arte e i linguaggi espressivi della pittura: una ricerca artistica appassionata che lo spinge a viaggiare, visitare musei, sperimentare forme comunicative emozionali e sintesi armoniche attraverso soprattutto le frequenze di colore. Viaggia molto, ma torna sempre a vivere nella sua terra, il Cilento, a cui è particolarmente legato e che stimola intensamente la sua creatività artistica.

Dopo la prima esposizione dello scorso anno, con la mostra “Labirinto” Donato Stabile prosegue il suo impegno di decodifica del territorio, dei luoghi che lo costituiscono, delle storie che lo modificano, dei paesaggi che ne conseguono. Stabile ‘vive’ l’attimo, osserva sensorialmente la realtà circostante, i mutamenti delle stagioni, delle azioni umane, delle coltivazioni contadine; ricerca continuamente varie rappresentazioni di un’armonia uomo-natura attraverso dinamiche di colore ‘vissute’ personalmente, come ci ha raccontato l’artista in una lunga intervista. Particolarmente suggestiva è la location della mostra: Roscigno Vecchia, un piccolo borgo disabitato di origini plurisecolari, che attrae ogni estate centinaia di turisti.

Riguardo la mostra, abbiamo rivolto all’artista alcune domande.

Su cosa si focalizza la sua attività artistica?

«La Natura, il paesaggio, tutto ciò che sta nello spazio temporale che frequento; non ho uno stile predefinito, ho dei maestri, ma vivo la mia arte nella dimensione in cui vivo. Sono un po’ d’anni che dipingo coerentemente, cerco di essere molto esemplificativo, di rendere l’invisibile attraverso le forme e i colori: tendo soprattutto verso l’astrattismo.»

I soggetti principali della mostra “Labirinto”?

«Ci saranno delle figure in cartone, vecchie opere rivisitate e delle novità; oltre che con i colori e la tela mi esprimo attraverso il cartone, la colla: faccio molti collage ispirati all’ambiente in cui vivo. In questi ultimi mesi ho viaggiato un po’ nel Cilento e Vallo di Diano; ho visto la terra, il cielo, il grano, i papaveri: queste cose mi hanno molto ispirato per la composizione di alcune tele che esporrò. Fonti di ispirazione sono stati anche l’alternarsi delle stagioni, delle coltivazioni, i cambiamenti dell’interazione umana con la natura. Non pretendo di voler comunicare necessariamente qualcosa con la mia arte, se non l’auspicio di suscitare emozioni e un invito alla contemplazione e al rispetto che la natura esige.»

Perché Roscigno Vecchia come luogo della mostra?

«Sono molto legato al mio territorio e al Cilento. Roscigno Vecchia è un luogo affascinante, dove le pietre sono intrise di storia, miseria, sudore. Io sono nato a Roscigno Nuova, ma qui mi recavo di continuo per fare visita ai miei parenti, tra cui mia nonna. L’evento traumatico di dover abbandonare il paese dai primi anni del ‘900  fino agli anni ’70 è stato uno shock per la popolazione, ma anche una liberazione, perché qui viveva gente estremamente povera, senza servizi igienici, senza interventi da parte dello Stato: la stessa situazione denunciata da Carlo Levi nell’opera “Cristo si è fermato a Eboli”.»

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 09:00 alle 13:00, e dalle 17:00 alle 20:00, fino al 16 settembre.

 

Tullio Nese

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