Ambiente. Amazzonia più ‘fertile’ che mai

SAN PAOLO – Il WWF e l’Institute for Sustainable Development del Canada hanno pubblicato da San Paolo del Brasile un nuovo report ambientalista che riafferma l’importanza dell’Amazzonia per l’ecosistema mondiale: secondo la pubblicazione, in Amazzonia vengono scoperte nuove specie animali e vegetali con una media di una ogni due giorni, un tasso mai osservato in questo secolo. Tra il 2014 e il 2015 infatti sono ben 381 le nuove specie scoperte: 216 piante; 93 pesci; 32 anfibi; 20 mammiferi, due dei quali fossili; 19 rettili e un uccello.

Il WWF afferma che “questi nuovi risultati dovrebbero spingere i responsabili decisionali, sia pubblici che privati, a riconsiderare gli impatti irreversibili causati da progetti su larga scala come strade, dighe a scopo idroelettrico e lo sfruttamento minerario”, il riferimento del WWF è chiaramente alla minaccia costituita da due feroci speculazioni in Brasile e nelle Ande peruviane, che potrebbero annientare l’ambiente dell’Amazzonia: sfruttamento delle risorse minerarie della Renca; costruzione di sei dighe, quattro in Perù e due in Bolivia; e altre infrastrutture alle sorgenti nelle Ande peruviane (Ne abbiamo scritto in questo articolo).

In riferimento alle recenti scoperte, segnaliamo alcune delle specie più significative scoperte dal 2010 in Amazzonia, a partire dall’Inia araguaiaensis, una nuova specie di delfino rosa di fiume, la cui popolazione è valutata in circa 1.000 individui: la specie è minacciata dalla costruzione di dighe idroelettriche e dalle attività di agricoltura e allevamento intensivi. I delfini rosa di fiume rivestono un ruolo cruciale nella cultura dell’Amazzonia e sono protagonisti di molti miti e leggende. Poi il Plecturocebus miltoni: la scimmia dalla coda di ‘fuoco’, che deve il suo nome alla coda lunga arancione e brillante. La specie è minacciata dalla deforestazione. Dunque lo Zimmerius chicomendesi: un uccello che rende omaggio al grande ambientalista brasiliano Chico Mendes, ucciso perché denunciava gli abusi in Amazzonia. E ancora, il Nystalus obamai: un uccello che curiosamente prende il nome dall’ex presidente americano Barack Obama. Infine il Pristimantis jamescameroni: una rana arancione, il cui nome è una dedica al regista James Cameron, che nel film Avatar ha raccontato la lotta degli indigeni di un pianeta contro le multinazionali spalleggiate dai militari.

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