Amaurys Pérez. Salsa cubana, birra e Acquachiara

NAPOLI – Amaurys Pérez è il difensore della società Acquachiara, pallanuotista cubano naturalizzato italiano. Già campione nella vita e in piscina, modello e personaggio televisivo, oggi è anche imprenditore nel campo della produzione di birra artigianale, venduta nel suo pub a Rende, Cosenza, e attraverso i canali e-commerce. Lo abbiamo incontrato alla serata di presentazione del corso di salsa cubana, organizzato ieri dalla piscina Acquachiara di Napoli, in via M. R. di Torrepadula 101, il cui direttore tecnico è un altro grande campione di pallanuoto: Franco Porzio. Il corso di salsa cubana avrà come docente Yasumi Diago, ballerina e coreografa professionista cubana.

Amaurys Pérez perché un campione di pallanuoto decide di produrre birra?

«Tutto è iniziato per caso, quando mio cognato mi ha coinvolto in un progetto di birra artigianale, mai mi sarei aspettato che diventasse una realtà imprenditoriale. All’inizio non ci credevo, ma poco a poco ho conosciuto un mondo nuovo, tieni presente che l’unica cosa in comune che ha la birra commerciale e la birra artigianale è il nome “birra”»

Come ha iniziato?

«Da zero, mio cognato mi ha insegnato il “palato”, a gustare la birra come si fa con il buon vino. Poi ci ho creduto e siamo andati avanti: io, mio cognato e Valentino Gallo (Altro campione di pallanuoto – ndr)»

Dunque adesso produce birra con il marchio “Zion”, perché questo nome?

«Zion è un luogo simbolico ‘rasta’ (Nella dottrina rastafariana Sion rappresenta la terra dove si manifesta il Messia, dunque è utopia di unità, pace e libertà, in contrasto con la realtà ‘demoniaca’ del mondo occidentale oppressivo e sfruttatore – ndr), mio cognato è stato un ‘rasta’ per 10 anni e ci ha chiesto di usare questo nome per la birra, ma ci sono anche dei riferimenti alla mia terra, i caraibi (Le birre prodotte hanno nomi di santi cubani: Orula, Oshun, Obatalà, Ogun, Chango, Elegua – ndr)»

Quanto e cosa le manca di Cuba?

«Sono 10 anni che sono in Italia, mi manca la mia casa: molto modesta, molto piccola, ma quella è casa mia. Tra pallanuoto, impegni televisivi e birra, trascorrono anche 3 anni senza tornarci»

Insegna ancora pallanuoto ai bambini?

«Ho insegnato. Spero di non allontanarmi mai dalla piscina, mi piace vedere i bambini crescere: trasmettere loro le mie esperienze per me è importantissimo. Mi piace vedere la loro grinta quando si impegnano. Ho anche due figli a casa»

La prima cosa che insegna ai bambini prima di entrare in acqua?

«E’ la prima cosa che hanno insegnato a me a Cuba: amare lo sport»

Al proposito di sport, anche la salsa è attività sportiva

«Sì, Oggi sono qui come uomo immagine della società Acquachiara, sono molto motivato perché questa serata mi ricorda l’esperienza televisiva di Ballando con le stelle: tre mesi molto faticosi ma pazzeschi, fantastici. Io auguro a tutti di sorridere, la salsa porta allegria, e in questa vita sempre così di corsa, stressante, è un bene per la salute.».

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