Acerrani ‘cornuti e mazziati’, Ciarambino (M5S): “Appena sarò in Regione, Acerra tornerà a vivere”

NAPOLI – Valeria Ciarambino, candidata del Movimento 5 Stelle alla Presidenza della Regione Campania, ha rilasciato interessanti dichiarazioni sul tema dello scempio ambientale che sta subendo la Campania, in particolare nella Terra dei fuochi e nel Triangolo della morte, in provincia di Napoli.

La Ciarambino è di Pomigliano D’Arco e si è sempre impegnata come attivista per il benessere e la dignità dei cittadini del suo territorio. Queste le sue parole sul paradosso vissuto in questi giorni dagli abitanti di Acerra, una delle cittadine più antiche del Sud Italia, oggi purtroppo abbandonata dalle Istituzioni che hanno imposto con la forza militare un inceneritore altamente inquinante sul territorio: “In Campania siamo all’assurdo: per coprire gli scempi ambientali del termovalorizzatore ad Acerra il sindaco impone con un’ordinanza la chiusura dei riscaldamenti a cittadini e scuole. In un’area conosciuta come “triangolo della morte”, divenuta famosa per il forte incremento di mortalità per cancro della popolazione locale, i cittadini si trovano oggi, oltre a subire i danni da inquinamento, anche a vivere la beffa di vedersi sacrificati nelle loro attività quotidiane, limitando l’accensione del riscaldamento persino nelle attività scolastiche dei bambini e consigliando a ragazzini e anziani di non uscire di casa per il grave inquinamento da polveri sottili.”. La candidata governatrice del M5S precisa inoltre che “l’Ordinanza sindacale emessa da Lettieri non ha alcun senso pratico, poiché il problema dell’inquinamento da polveri sottili deve essere risolto a monte, con la chiusura del mostro inceneritore di Acerra. Le centraline dell’Arpac situate sul territorio di Acerra continueranno a segnalare l’eccessivo inquinamento atmosferico, perché a pochi metri c’è un sito che avvelena il territorio e uccide i cittadini con le sue emissioni, nel totale disinteresse del governatore Caldoro. E non dimentichiamoci che, se non fosse stato per il presidio dei coraggiosi cittadini di Acerra, nell’inceneritore sarebbero state bruciate anche le ex ecoballe, e chissà cos’altro di non verificato, provenienti dal sito di “Coda di Volpe” di Eboli, stipate lì durante l’emergenza rifiuti. Stanno avvelenando intenzionalmente Acerra, Caldoro & soci stanno uccidendo i cittadini acerrani e non solo, perché la loro amministrazione politica è portata avanti per interessi economici e non nell’interesse dei cittadini; e dietro alla spazzatura, lo sappiamo, ci sono i soldi, tanti soldi da gestire. Ma appena sarò in Regione Campania questa storia finirà e Acerra tornerà a vivere, come tutta la regione Campania.”.

Valeria Ciarambino dunque è pronta per la battaglia, proprio come i cittadini acerrani.

By Pietro Colacicco

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