A Napoli il convegno sul terrorismo, per rivendicare sicurezza e libertà

NAPOLI – La Sala degli Specchi dell’Università Telematica Pegaso, in Piazza Trieste e Trento a Napoli, ha ospitato ieri, 26 gennaio, il convegno Terrorismo, Sicurezza, Libertà: una sfida culturale ed educativa organizzato dalla Fondazione AdAstra per stimolare una riflessione sul complesso tema della sicurezza.

Spunti di riflessione su prevenzione e contrasto del terrorismo: questa una chiave di lettura per il discorso articolato dagli illustri relatori invitati dalle dottoresse Iolanda Ippolito e Giuliana Volpe, organizzatrici del convegno targato Rete Sicurezza e Legalità – Fondazione AdAstra, tenutosi ieri nella Sala degli Specchi del Palazzo Zapata, dal 2013 sede dell’università Pegaso.
Dinanzi a un terrorismo ‘impalpabile’ per l’impossibilità di definirne i volti, prevederne mezzi e tempi, che, come delineato dalla dott.ssa Ippolito nella sua analisi criminologica, si naconde nel cyberspace per indirizzare i propri messaggi e creare consensi, il magistrato Fausto Zuccarelli, in qualità di coordinatore del Dipartimento di Terrorismo della Procura della Repubblica di Napoli, ha esortato i cittadini a “essere uniti, come un corpo solo, per rivendicare la nostra sicurezza, quella della comunità nella quale viviamo. […] Mentre sul fronte della criminalità organizzata l’omertà è ancora vigente e diffusa, di fronte al terrorismo la risposta è stata più attiva e vivace. Tutti dobbiamo dare il nostro contributo, come la Fondazione AdAstra così le associazioni come questa e gli organi di formazione”. Reclamare quel diritto alla sicurezza sancito dall’art. 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, tenendo conto però, come affermato dal procuratore, che siamo uno Stato di diritto in cui non è collocabile quel diritto penale ‘speciale’ concettualizzato in altri paesi come corpo di norme che esce fuori dalle regole democratiche, istituendo tribunali e giudici speciali, in quanto “sono necessari e indispensabili giudici e pm specializzati, con specifica competenza e conoscenza di questi fenomeni, ma nulla che esca fuori dalle regole. Dobbiamo rispondere agli illeciti con le stesse regole, applicate in maniera uguale per tutti, consentendo a tutti di essere difesi adeguatamente e di presentare le proprie ragioni dinanzi a un giudice imparziale”.

Come convivere con la consapevolezza del pericolo? Una risposta è stata formulata dal Dirigente della DIGOS della Questura di Napoli, Luigi Bonagura, che ha suggerito ai presenti di “dormire tranquilli, avendo la certezza che tutto quello che si deve fare viene fatto, con sistemi avanzati”. È però necessario, secondo il dirigente Bonagura, per contrastare il fondamentalismo islamico, ormai tradottosi in atti di terrorismo, allontanare il concetto aberrante e infondato di musulmano=terrorista e coinvolgere i rappresentanti dell’Islam moderato perché “da loro può venirci un aiuto fondamentale per poter individuare e eventualmente colpire chi invece segue dei percorsi differenti”. Importante inoltre, ai fini della sicurezza, la sinergia tra cittadini e forze dell’ordine.

Sono intervenuti in qualità di relatori anche il dott. Antonio Corbo, editoralista di La Repubblica; Giuseppe Raimondi, segretario generale COISP; l’Avv. Maria Franca Tripaldi; la psicoterapeuta Anna Maria De Divitiis.

By Miriam Lanzetta

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