Israele libera di uccidere

AIA – Israele non sarà punita per il massacro della Freedom Flotilla. Lo ha annunciato il procuratore Fatou Bensoudaho della Corte Penale Internazionale: “E’ ragionevole pensare che siano stati commessi da Israele crimini di guerra, ma dopo un attento esame di tutti i fattori rilevanti ho concluso che gli elementi che potrebbero derivare da un’indagine su questo evento non sarebbero sufficientemente gravi da dare il via a un procedimento”.

Non sufficientemente gravi? La Freedom Flotilla, una flotta di motonavi di attivisti pro-Palestina che trasportavano, in violazione del blocco israeliano contro Gaza, aiuti umanitari e altre merci tra cui un carico di 10.000 tonnellate di calcestruzzo, venne attaccata il 31 maggio 2010 dalle forze navali israeliane in acque internazionali. L’incidente, che compromise seriamente i rapporti tra la Turchia e il Paese ebraico, causò la morte di nove ragazzi turchi sulla nave Mavi Marmara.

Recentemente anche Amnesty International, attraverso la voce del direttore per il Medio Oriente e Nord Africa, Philip Luther, in seguito alla diffusione di un rapporto sui crimini di guerra, ha espresso sdegno per “Il modello di attacchi contro abitazioni civili da parte delle forze israeliane, che mostra un disprezzo sconvolgente per la vita dei civili palestinesi, i quali non hanno avuto nessun avvertimento né possibilità alcuna di fuggire (Il riferimento è ovviamente all’ultima campagna bellica di Israele in territorio Palestinese che ha provocato migliaia di morti civili – ndr)”. Tuttavia per la Corte Penale Internazionale tutto ciò “non è sufficientemente grave”.

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