Turisti messicani uccisi in Egitto: lettera aperta del Ministro degli Esteri Egiziano

CAIRO – In seguito all’episodio di sette turisti messicani uccisi per sbaglio dalle forze dell’ordine egiziane nel deserto occidentale, il Ministro degli Esteri, Sameh Shoukry, ha scritto una lettera aperta destinata alla popolazione messicana. La lettera è stata postata sulle piattaforme social del ministro egiziano e sarà pubblicata a breve dalle testate giornalistiche messicane.
Nella sua comunicazione, il Ministro ha espresso estremo cordoglio per la perdita delle vite innocenti dei turisti, vittime di un errore imperdonabile lo scorso 13 settembre. Shoukry ha dichiarato di essere vicino ai familiari delle vittime e di comprendere benissimo il dolore che essi provano nell’aver perso i propri cari in atroci modalità, vivendo, egli stesso, in un Paese che conta un gran numero di morti ingiuste tra civili a causa della violenza terrorista. “Questa perdita- ha scritto Shoukry- coinvolge centinaia, se non migliaia di agenti delle forze dell’ordine, che rischiano, e spesso perdono, la vita nel proteggere i civili, disinnescando bombe o combattendo terroristi e criminali”.
Così come richiesto dal governo Messicano, le istituzioni egiziane hanno intrapreso il processo di investigazione riguardo l’accaduto. Ci sono molti aspetti ancora da chiarire: sono state rilasciate dichiarazioni contraddittorie in merito al permesso di accedere alla zona e la scelta del mezzo di trasporto turistico. Secondo le prime indagini, infatti, l’avere utilizzato delle auto al posto di un autobus, come fanno normalmente i turisti, avrebbe tratto in inganno le forze di polizia che avrebbero classificato i mezzi come non autorizzati. Certo è che, al passaggio del convoglio, nella zona si stesse conducendo un’operazione antiterroristica. “Garantisco alla popolazione messicana – ha scritto Shoukry- che sarà condotta un’indagine imparziale, sotto la guida del Primo Ministro egiziano in persona e che l’Egitto è a totale disposizione delle vittime dell’incidente, sia che si tratti di rimandare prontamente le salme in Messico, sia nella cura dei feriti rimasti in Egitto”.
Oltra i sette turisti messicani, sono rimasti coinvolti nell’incidente 15 persone, di cui 10 feriti, mentre altri 5 sono morti. “Non voglio– ha chiosato il Ministro egiziano- che questi eventi siano ricondotti al rafforzamento del potere conferito alle forze dell’ordine dalle ultime leggi antiterrorismo. […] Non bisogna dimenticare che il terrorismo in Egitto prende spesso di mira i turisti, nelle modalità più atroci. Vi garantisco che il rafforzamento del potere conferito alle autorità è applicato secondo una morale, un’etica e un codice legale molto severi. Non abbiamo niente da vincere dall’incidente del 13 settembre, solo molto da perdere”.

By Margherita Sarno

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