Casa Fiorinda contro la violenza di genere

NAPOLI – Casa Fiorinda è un centro di accoglienza per donne maltrattate, fondato a Napoli nel 2011 e dedicato a Fiorinda Marino, vittima di femminicidio massacrata con un’ascia nel 2009. E’ un centro unico in Campania, offre protezione alle donne sole o con figli e, in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Napoli, promuove progetti  per  “intervenire nel contrasto alla violenza di genere”, come afferma la coordinatrice Tania Castelluccio.

Dopo un lungo periodo di paventata chiusura, per mancanza di fondi stanziati dal Comune di Napoli e per ‘trame’ della burocrazia italiana, finalmente l’Assessorato al Welfare del Comune ha deciso di intervenire utilizzando fondi di bilancio a favore del centro. L’intervento verrà ampliato a lungo termine garantendo alla donne un’accoglienza residenziale: il fine di Casa Fiorinda è proprio quello di accogliere fisicamente le donne vittime di violenza per allontanarle definitivamente dal contesto sociale in cui vivono.

Il Comune di Napoli prenderà in carico tutte le donne che la Casa non potrà accogliere, collocandole in adeguate strutture: un decreto del 16 ottobre 2014 vede il Comune assegnatario di 600mila euro che verranno utilizzati per potenziare i servizi alle donne. Verranno collocati sul territorio campano sportelli anche non ‘istituzionali’, ai quali spesso le donne preferiscono rivolgersi per non essere riconosciute. Il tema della violenza sulle donne è infatti molto delicato, spesso si tratta di persone fragili e incapaci di esprimersi, che vivono realtà mostruose quasi inconsapevolmente, pensando di meritare il trattamento che ricevono.

Ma non solo violenza fisica, anche psicologica, fatta di umiliazioni, minacce, incentrata sul dominio, su una visione distorta e malata dell’amore. La disastrosa conseguenza di queste situazioni è il silenzio, perché si ha l’idea sbagliata che non vi sia via d’uscita.

Casa Fiorinda si pone i seguenti obiettivi: la protezione e la tutela di tutte le donne violentate, sole o con figli, con il valido supporto di psicoterapeuti; il sostegno e la promozione per il riconoscimento dei diritti delle donne con l’intervento di professionisti del settore; la promozione e la diffusione di una cultura innovativa, anche a livello scolare, per il riconoscimento e la conseguente denuncia della violenza per fare uscire le donne dalle crudeli spirali, prima di arrivare al femminicidio.

By Rosa D’Anna

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