Imbarazzanti intrecci di Mafia Capitale

ROMA – In seguito ai 37 arresti dei giorni scorsi si infittisce la scena dell’inchiesta “Mafia Capitale” condotta dagli inquirenti della Procura di Roma, e che vede implicate molte personalità di spicco della scena politica nazionale e locale, tra i tanti anche l’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno, e il latitante Giovanni De Carlo, già noto agli inquirenti. L’implicazione di Alemanno e di altri funzionari appartenenti all’amministrazione romana ha avuto un effetto devastante sull’opinione pubblica, come affermato anche dal Presidente della camera dei Deputati Laura Boldrini. Per alcuni, come Silvio Berlusconi e il Movimento 5 Stelle, sciogliere il Consiglio Comunale romano sarebbe una scelta obbligata. Grasso invece, Presidente del Senato, si è reso protagonista del tipico ‘benaltrismo’ italiano, replicando che solo alcuni funzionari sono stati coinvolti e che il Consiglio non può essere sciolto per ragioni come queste, “Ci vuole ben altro”, tuttavia dimenticando che città e comuni di minore dimensione e importanza hanno subito lo scioglimento del Consiglio comunale per motivi simili.

Le indagini hanno però portato alla luce anche strani intrecci tra mafia, spettacolo e sport della piazza romana, protagonista Giovanni De Carlo, pupillo dell’organizzazione mafiosa guidata da Massimo Carminati, ex terrorista di destra, inspiegabilmente libero di manovrare alle spalle della politica italiana, coperto, come dimostrato dalle intercettazioni, da alcuni funzionari ‘deviati’ di Polizia e Carabinieri, anche questi inspiegabilmente non ancora identificati. Ma tornando al De Carlo, secondo un’informativa dei Ros e alcune intercettazioni telefoniche, l’uomo l’anno scorso avrebbe ‘salvato’ il giocatore della Roma, Daniele De Rossi, insieme al suo collega Benatia, da potenziali pericolosi risvolti dopo una lite in un locale: De Carlo sarebbe stato contattato dal calciatore De Rossi per tutelarsi. Il De Carlo ancora avrebbe fornito al noto conduttore televisivo Teo Mammuccari un ormone per la crescita: una sostanza dopante che sarebbe stata utile al presentatore ai fini dei suoi allenamenti in palestra. Gli inquirenti inoltre riportano che il presunto esponente della mafia romana avrebbe incontrato anche l’ex calciatore della Lazio, Sculli, quando quest’ultimo era implicato nell’inchiesta sul calcioscommesse. Intrecci imbarazzanti anche per altri vip: tra le carte si leggono infatti i nomi di Belen Rodriguez e Gigi D’Alessio, che avrebbe ricevuto De Carlo in casa sua in occasione di un furto di orologi Rolex subito.

La vicenda ha sollevato molte voci, tra le quali quella del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, pronto ad affermare che la sua “città non è marcia, ma sono solo alcuni elementi ad esserlo”, ma il Sindaco poteva non conoscere la presenza di un Sistema corrotto capillarmente diffuso, di enormi dimensioni, parallelo alla sua amministrazione e composta anche da funzionari del suo partito, della sua cerchia amministrativa?

Lo scrittore Roberto Saviano al riguardo ha affermato che quanto sta accadendo “E’ la radiografia di un Paese. Le organizzazioni criminali avvolgono Roma, e la Politica si è espressa molto poco sull’inchiesta: doveva intervenire direttamente il Capo del governo, le massime Istituzioni a rispondere di un tessuto completamente marcio, che fa perdere la fiducia dei cittadini nella democrazia del nostro Paese. Alemanno afferma che ne uscirà a testa alta, ma era proprio il suo entourage ad essere legato alla peggiore criminalità del territorio”. Un’analisi fredda e diretta quella dello scrittore, che solleva dubbi, domande, soprattutto sull’opportunismo leghista di Salvini, pronto a proporre un sindaco romano, ma filo-padano, per “Roma ladrona”.

Carmela Landino

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