Ordinanza contro i fuochi d’artificio. A Sant’Anastasia si festeggerà con coscienza

SANT’ANASTASIA –  Per la prima volta dopo anni di festeggiamenti, il Comune di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, ha deciso di emanare un’ordinanza restrittiva sull’utilizzo dei fuochi d’artificio all’interno del proprio territorio. Stando a quanto stabilito dal Sindaco Lello Abete, l’ordinanza sarà valida fino alla data del 6 gennaio 2016 incluso e mirerà a un uso più responsabile di tali ordigni.

ORDINANZA SINDACALE CONCERNENTE L’IMPIEGO DI BOTTI, PETARDI E ARTIFICI PIROTECNICI: sarà tassativamente vietato far esplodere botti o petardi dalla data di pubblicazione dell’ordinanza fino a data 6 gennaio 2016 in tutti i luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi tipo; negli asili, scuole, comunità varie, uffici pubblici e nel raggio di 100 metri da tali strutture; in tutte le vie, piazze e aree pubbliche dove transitano e siano presenti delle persone”.  Quanto sopra scritto è un estratto dell’ordinanza pubblica divulgata a Sant’Anastasia. A prima vista questa ordinanza potrebbe sembrare una restrizione eccessiva, che va contro una tradizione ben radicata, e che tenda a privare i cittadini dello spettacolo pirotecnico e del divertimento tipico del capodanno. Eppure, leggendo con attenzione, questa nuova disposizione risulta essere la scelta di una decisione ben soppesata e che non mette a rischio lo spettacolo della festa. Difatti i privati comunque potranno utilizzare i fuochi d’artificio nei pressi delle proprie abitazioni. L’ordinanza emanata dunque mira semplicemente a garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto di chi si astiene da questa pratica. Del resto nei comuni vesuviani i fuochi d’artificio vengono spesso utilizzati in modo improprio e i fuochi iniziano a detonare moltissimo tempo prima della suddetta festa: in alcuni comuni si inizia già dal mese di novembre, e senza controllare minimamente questo tipo di attività si rischia di incorrere in danni a luoghi pubblici e incidenti anche gravi. Si consideri inoltre che  facendo detonare botti, anche pesanti, in prossimità di abitazioni con nuclei familiari composti da animali domestici o bambini molto piccoli, si sottopone questi ultimi a un forte stress. Per chi non fosse d’accordo con questa ordinanza è data in ogni caso la possibilità di presentare ricorso presso il prefetto di Napoli entro trenta giorni dalla pubblicazione della stessa.

Aggiornamento 30 dicembre 2015

La decisione presa dal Sindaco di Sant’Anastasia si inserisce in un contesto corale al quale si sono aggiunti anche i Comuni di Portici, Torre del greco ed Ercolano. Ad avvisare la popolazione, oltre i manifesti affissi nei luoghi più affollati, stanno contribuendo anche le forze dell’ordine.

Daniele Amelino

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